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Il Festival degli Antichi Suoni a Novi Velia: tra musica, politica e pace

Festival degli Antichi Suoni a Novi Velia
Festival degli Antichi Suoni a Novi Velia

Dal 29 al 31 agosto, Novi Velia ospita la XXIV edizione del Festival degli Antichi Suoni, evento di riferimento per gli appassionati di musica popolare tradizionale non solo locale, ma dell’intera area mediterranea italiana. In prospettiva futura, il festival potrebbe ampliare il suo respiro includendo anche la musica afro-orientale, seguendo i flussi migratori che lentamente stanno ripopolando l’Europa.

La serata inaugurale, il 28 agosto, si è svolta nel suggestivo Chiostro dell’ex Convento dei Celestini, dove si sono riuniti numerosi attori politici locali per la conferenza stampa. L’evento è stato guidato dal giornalista RAI Ettore De Lorenzo e dalla direzione artistica dell’assessore alla Cultura Pina Speranza, co-ideatrice del festival e promotrice di un modello di attivismo femminile cilentano basato sull’ascolto delle istanze dei cittadini. Speranza ha incantato il pubblico con il tradizionale canto mariano alla Madonna del Sacro Monte di Novi Velia, eseguito dalle donne del paese, custodi della tradizione popolare.

Presenti anche Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Vincenzo Calvosa, appassionato di musica come strumento di dialogo interculturale e pace, e numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali.

Politica locale e sviluppo culturale

Durante la conferenza, i sindaci di Novi Velia, Vallo della Lucania e Cannalonga — rispettivamente Adriano De Vita, Antonio Sansone e Carmine Laurito — hanno sottolineato l’importanza di coordinare e unire gli sforzi tra i comuni del Centro Cilento. L’obiettivo comune è valorizzare il Santuario come patrimonio collettivo e catalizzatore di progetti turistici e culturali, sostenendo un territorio sofferente ma dotato di forte vocazione turistica.

Il festival si conferma una manifestazione identitaria di grande rilievo, tra le poche della zona a beneficiare di contributi regionali, rafforzando così il legame tra cultura e comunità.

Tutela del territorio e turismo sostenibile

Il vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Carmelo Stanziola, ha ricordato il ruolo del Parco nella tutela, valorizzazione e promozione del Cilento. L’idea è creare una rete unitaria di sentieri colleganti gli 80 comuni del Parco, concetto introdotto dall’attivista e funzionaria statale Laura Cuozzo, promotrice del progetto di turismo prossimale infantile “80 voglia di conoscerti”.

Anche il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha evidenziato come sport e cultura siano leve fondamentali per il benessere collettivo, ribadendo la necessità di un approccio consapevole al fenomeno dello spopolamento, spesso frainteso dalla politica nazionale. Secondo Bonavitacola, le aree interne non devono essere abbandonate, ma supportate attraverso piani mirati di sostegno sociale e sviluppo locale, citando il modello PSNAI 2021-2027 aggiornato a luglio 2025.

Idee innovative e prospettive future

Il vicepresidente della Provincia, Giovanni Guzzo, ha proposto incentivi fiscali per imprese e aree Parco, oltre al sogno di una funivia sul Monte Gelbison, infrastruttura da tempo in progetto.

Il presidente della società Sistema Cilento, Marco Sansone, ha richiamato i cittadini alla collaborazione attiva, invitandoli a essere “Robin, non Batman”, costruendo insieme una cittadinanza partecipativa e solidale, lontana da protagonismi e narcisismi politici.

Infine, l’europarlamentare Raffaele Topo ha sottolineato che lo spopolamento non è solo un problema cilentano, ma riguarda tutte le aree del Sud prive di circolarità economica. L’Europa, secondo Topo, rappresenta oggi più una necessità che una scelta: solo attraverso la coesione sovranazionale sarà possibile garantire una gestione equa delle risorse e dei problemi, assicurando dignità alle comunità ancora presenti nei territori interni.

Novi Velia

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