Site icon Occhio di Salerno

San Martino, tra fede, tradizione e vino novello: le origini e le usanze nel Cilento

festa San Martino Cilento

San Martino Cilento

Ogni 11 novembre si celebra San Martino di Tours, uno dei santi più amati della cristianità e figura simbolo di solidarietà, rinascita e convivialità. Insieme alla fede, questa ricorrenza intreccia riti contadini, proverbi popolari e il profumo del vino novello, dando vita a una delle feste più sentite in Europa e nel Cilento.

Chi era San Martino: il soldato che divenne santo

San Martino nacque nel IV secolo e, dopo una giovinezza trascorsa nell’esercito romano, decise di abbandonare le armi per dedicarsi a una vita di carità e spiritualità. La sua conversione è ricordata nel celebre episodio in cui divise il mantello con un povero infreddolito, gesto che divenne simbolo universale di compassione e altruismo. Il giorno della sua morte, l’11 novembre, coincise con il termine dell’antico Capodanno celtico, il “Samuin”, poi trasformato in festa cristiana: così San Martino divenne il ponte tra il mondo pagano e quello cristiano.

L’“Estate di San Martino” e le tradizioni contadine

Secondo la tradizione, l’11 novembre segna l’arrivo dell’“Estate di San Martino”, un breve periodo di clima mite che permetteva agli agricoltori di chiudere i lavori nei campi e assaggiare il vino novello. Il proverbio “A San Martino ogni mosto è vino” celebra proprio quel momento di festa e gratitudine per il raccolto. Nel Medioevo era anche la giornata dei traslochi e dei nuovi contratti agricoli, tanto che “fare San Martino” è ancora oggi sinonimo di cambiare casa o rinnovare un impegno.

Curiosità e simboli popolari

In molte regioni europee, San Martino è considerato il patrono dei cornuti, un titolo ironico legato alla stagione del vino e alle antiche usanze contadine. Un tempo, il santo era atteso dai bambini come una sorta di Befana autunnale: portava doni ai buoni e una piccola frusta ai più monelli, simbolo educativo chiamato “martinet”.

San Martino nel Cilento: fede e vino tra i borghi

Nel Cilento, il culto di San Martino è particolarmente vivo e intrecciato con la cultura rurale. Le comunità di Cannicchio (Pollica), San Martino di Laureana Cilento, Massascusa (Ceraso) e Acquavena (Roccagloriosa) lo venerano come patrono, unendo alle celebrazioni religiose feste popolari, fiere e brindisi con il vino nuovo. In molte zone, le parrocchie organizzano riti, sagre e momenti di convivialità, mantenendo viva una tradizione che celebra il santo e, al tempo stesso, l’identità agricola del territorio.

Una festa che unisce fede, cultura e convivialità

San Martino rappresenta la sintesi perfetta tra spiritualità e vita contadina, una ricorrenza che attraversa i secoli e continua a unire le persone con la sua atmosfera di calore e condivisione. Nel Cilento, come in tutta Italia, l’11 novembre è molto più di una data: è un abbraccio tra storia, vino e tradizione, nel segno della generosità e della rinascita.

Exit mobile version