Dal 19 luglio al 23 agosto torna la “Festa della Cipolla” di Vatolla, frazione di Perdifumo: sette serate tra sapori tipici, incontri culturali e concerti nel borgo cilentano.
Vatolla celebra la decima edizione della “Festa della Cipolla”
Il borgo di Vatolla si prepara a vivere un’estate all’insegna dei sapori autentici e delle tradizioni locali con la decima edizione della “Festa della Cipolla”, in programma dal 19 luglio al 23 agosto 2025. L’evento, organizzato dall’Associazione Cipolla di Vatolla, guidata da Angela Marzucca, con il patrocinio del Comune di Perdifumo e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si svolgerà nelle caratteristiche viuzze intorno a Piazza Belvedere.
Sette serate, distribuite su più weekend estivi (19-20 luglio, 2-3 agosto, 9-10 agosto e 23 agosto), celebreranno la cipolla di Vatolla, simbolo di biodiversità, agricoltura eroica e cultura popolare, tra gastronomia, musica popolare e incontri culturali. Il tema del 2025 è “Lo Stato dei Luoghi” (Genius Loci), un omaggio allo spirito che anima il borgo cilentano e che ispirò anche Giambattista Vico, tra i suoi illustri residenti.
Gli appuntamenti più attesi:
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19 luglio: inaugurazione, presentazione del libro sulla Fiera di Cannalonga di Nello Amato, e concerto dei Kiepò.
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20 luglio: talk con Emilio Buonomo, direttore del Bio-Distretto Cilento, e musica con Ascarimè.
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2 agosto: incontro con Peppone Calabrese di Rai Linea Verde e concerto dei Sunarìa.
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3 agosto: mostra fotografica “Chianda e ‘Ndrezza” di Barbara De Maio e concerto di Piera Lombardi.
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9 agosto: consegna del Premio “Onion Vatolla 2025” e concerto dei T’Ammore.
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10 agosto: performance teatrale di Domenico Monaco e live dei Tammorasia.
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23 agosto: dialogo con il ricercatore Luigi Corvo sull’innovazione sociale e chiusura con i Sibbenga Sunamo.
Il menù della tradizione:
Durante le serate, sarà possibile gustare piatti unici a base della celebre cipolla: frittelle, parmigiana, ravioli alla genovese, tagliolini alla cipolla caramellata, spezzatino, hamburger con crema di cipolla, pizza fritta, calzoncini rustici, bruschette con cacio ricotta e dolci della zita. “Questa festa è un atto d’amore verso la nostra identità, un modo per fermarci ad ascoltare i luoghi e riscoprire la forza dei legami umani”, ha dichiarato Angela Marzucca, presidente dell’associazione organizzatrice.