Ad Amalfi la Festa del Ciao 2025 dell’ACR inaugura il nuovo anno associativo con il tema “C’è spazio per te” tra giochi, canti e momenti di riflessione per bambini, ragazzi e famiglie. Lo riporta PositanoNews.
Festa del Ciao 2025 ad Amalfi: l’ACR lancia il tema “C’è spazio per te”
Sabato 8 novembre, presso il Centro Mons. Marini di Amalfi, si è tenuta la Festa del Ciao 2025 dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR), evento che ha segnato l’avvio del nuovo anno associativo. Bambini, ragazzi, educatori e famiglie si sono ritrovati insieme per dare il via al cammino 2025-2026, con il tema scelto a livello nazionale: “C’è spazio per te”.
Il tema invita i partecipanti a scoprire che nella Chiesa e nella vita c’è posto per tutti. L’immagine simbolo è quella della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), metafora di collaborazione, amicizia e scoperta, dove un equipaggio variegato osserva la Terra da una prospettiva unica. Così anche i ragazzi sono incoraggiati a vedere il mondo con occhi nuovi e a riconoscere il valore di ciascuno nella comunità. Il Vangelo di riferimento è quello della Trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-9), esperienza che cambia lo sguardo e il cuore di chi vi partecipa.
Durante la giornata non sono mancati giochi, canti, momenti di riflessione e preghiera. Il Centro Mons. Marini si è trasformato in una “piccola base spaziale”, animata da colori, sorrisi e voglia di stare insieme. L’evento ha sottolineato che davvero c’è spazio per tutti: chi partecipa per la prima volta, chi ha già seguito il percorso ACR o chi cerca un luogo dove sentirsi accolto.
I ringraziamenti
Un ringraziamento speciale va agli educatori e animatori ACR, che con passione hanno organizzato ogni dettaglio e accompagneranno i ragazzi durante tutto l’anno, e alle famiglie per il loro sostegno. La Festa del Ciao conferma come la comunità possa essere uno spazio inclusivo, dove ognuno ha un posto, un dono e una missione. Con questa iniziativa, l’Azione Cattolica dei Ragazzi di Amalfi ha dato il via a un nuovo percorso di amicizia, servizio e fede, ribadendo che il cammino continua insieme, come una vera e propria “missione spaziale”.
