La segretaria generale della Feneal Uil Salerno Patrizia Spinelli esprime vicinanza e riconoscenza a operai e tecnici impegnati nei cantieri durante le ferie di Ferragosto. «Ogni cantiere, piccolo o grande che sia, diventa una vera comunità – spiega Spinelli – fatta di strumenti di lavoro ma soprattutto di rapporti umani intensi, tra storie, dialetti e culture diverse. Il confronto quotidiano tra lavoratori provenienti da regioni differenti crea un ambiente di scambio culturale unico, dove il dialetto diventa un ponte che unisce, arricchisce e rafforza l’identità collettiva».
Ferie di Ferragosto, il pensiero della Feneal Uil Salerno
In vista delle ferie di Ferragosto, Patrizia Spinelli, segretaria generale della Feneal Uil Salerno, rivolge un messaggio di stima e vicinanza a tutti gli operai e tecnici impegnati quotidianamente nei cantieri, sia nelle grandi opere sia nei piccoli interventi sparsi sul territorio salernitano. Molti di questi lavoratori arrivano da altre province, in particolare da Calabria, Sicilia e Molise, e trascorrono settimane lontani dalle proprie famiglie, dedicandosi con dedizione e professionalità alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture essenziali per il Paese.
«Ogni cantiere, piccolo o grande che sia, diventa una vera comunità – spiega Spinelli – fatta di strumenti di lavoro ma soprattutto di rapporti umani intensi, tra storie, dialetti e culture diverse. Il confronto quotidiano tra lavoratori provenienti da regioni differenti crea un ambiente di scambio culturale unico, dove il dialetto diventa un ponte che unisce, arricchisce e rafforza l’identità collettiva». Nel settore dell’edilizia, che richiede forza fisica, competenze tecniche e grande responsabilità, il diritto a un riposo sicuro e a un ritorno sereno a casa rappresenta un momento fondamentale, da tutelare con attenzione.
«A tutti gli operai, ai tecnici di cantiere e ai professionisti che ogni giorno danno il massimo – conclude Spinelli – va il mio più sentito augurio di buone ferie e di un sereno rientro tra i propri cari. Il loro lavoro, spesso lontano dai riflettori, è il motore silenzioso e imprescindibile dello sviluppo del nostro territorio».