Nuovi e sconvolgenti dettagli affiorano dal femminicidio a Montecorvino Rovella: l’assassino di Tina Sgarbini, Christian Persico, ha fatto colazione al bar dopo l’accaduto. Poi si è recato dai familiari per scrivere un biglietto e ha tentato il suicidio lanciandosi dal ponte.
Femminicidio a Montecorvino Rovella, la colazione al bar e il tentato suicidio
Ancora una vita spezzata dalla violenza di genere. Tina Sgarbini, 46 anni, madre di tre figli, è stata uccisa ieri dal suo ex compagno Christian Persico, 36 anni, al termine di un litigio culminato in un raptus. La donna era determinata a porre fine alla loro relazione, ma Persico l’ha soffocata con della pellicola trasparente, lasciando i figli orfani e la comunità sotto shock.
Dopo l’omicidio, Persico è stato visto andare al bar a fare colazione e successivamente recarsi a casa dei genitori, dove ha lasciato un biglietto di addio con scritto: “Ho fatto una cazzata”. L’allarme è scattato proprio grazie ai familiari, che hanno contattato i carabinieri. Le ricerche dell’uomo, coordinate dai militari della compagnia di Battipaglia con supporto di vigili del fuoco, unità cinofile ed elicotteri, sono state complicate dal maltempo. Persico è stato rintracciato seduto su un muretto con il volto tumefatto e ha tentato di togliersi la vita lanciandosi da un ponte, senza riuscirci. Alla fine si è arreso senza opporre resistenza.
Il padre di Tina: “Non lavorava”
Il padre di Tina, Antonio Sgarbini, ha raccontato: «Mia figlia lo aveva cacciato da casa, non lavorava e faceva i comodi suoi. Lei gli aveva detto di andarsene». La coppia aveva una relazione iniziata nel 2016, ormai interrotta da tempo, ma segnata da tensioni crescenti. La comunità di Montecorvino Rovella è sotto choc. Amici, conoscenti e vicini esprimono dolore e rabbia per la perdita di Tina. Il delitto si inserisce in un allarmante contesto nazionale: i femminicidi continuano a colpire il Paese, rendendo urgente un’azione collettiva di prevenzione, protezione e educazione al rispetto.