Site icon Occhio di Salerno

Femminicidio a Montecorvino Rovella: Assunta Sgarbini strangolata con la pellicola per alimenti, arrestato l’ex compagno. Lutto cittadino ed eventi annullati

Montecorvino Rovella femminicidio

Montecorvino Rovella femminicidio

Montecorvino Rovella sotto shock: Assunta Sgarbini, di 47 anni, è stata trovata morta strangolata con la pellicola per alimenti dall’ex compagno, arrestato dopo ore di fuga. I fatti si sono verificati nella mattinata di ieri, sabato 23 agosto. La ricostruzione della vicenda. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Femminicidio a Montecorvino Rovella: Assunta Sgarbini strangolata con la pellicola per alimenti

Un nuovo dramma scuote il Salernitano. Assunta Sgarbini, 47 anni, ragioniera e madre di tre figli, è stata trovata senza vita nella sua abitazione a Votraci, frazione di Montecorvino Rovella. L’autore dell’omicidio è l’ex compagno, Christian Persico, 37 anni, muratore, con cui la donna aveva interrotto da pochi mesi la relazione.

La ricostruzione dei fatti

L’omicidio è avvenuto nella mattinata di ieri, sabato 23 agosto, al culmine di una lite. Dalle prime indagini emerge che tra i due sarebbe scoppiata una colluttazione, al termine della quale Persico avrebbe soffocato la donna con della pellicola per alimenti trovata in casa. Dopo il delitto, l’uomo è fuggito lasciando un biglietto in cui annunciava l’omicidio e l’intenzione di togliersi la vita. Le ricerche dei carabinieri, guidati dal capitano Donato Recchia e coordinate dalla Procura di Salerno, sono andate avanti per ore. Verso sera Persico è stato rintracciato e arrestato a San Pietro, con il volto tumefatto, probabilmente a seguito di un tentativo di suicidio.

Le indagini

Il corpo di Assunta è stato rinvenuto dai militari poco dopo la segnalazione. All’arrivo dei carabinieri, la porta dell’abitazione è stata forzata, ma per la donna non c’era già più nulla da fare. Il medico legale Marina Daniello ha confermato la morte per soffocamento. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Eboli, dove nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia.

Una comunità sconvolta

La vittima, conosciuta da tutti come Tina, lavorava in un’azienda di vernici a Battipaglia ed era molto stimata in paese. Lascia tre figli, un ragazzo di 23 anni e due minorenni, che non erano presenti in casa al momento della tragedia. Lo zio della donna ha espresso il dolore di tutta la famiglia: «Una tragedia che non doveva accadere. Tre ragazzi sono rimasti senza madre».

Il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, ha proclamato il lutto cittadino: «Il dolore è immenso, perché Tina è stata strappata alla vita in modo crudele, proprio tra le mura di casa, il luogo che dovrebbe essere rifugio e sicurezza. La nostra comunità non dimenticherà». Annullati tutti gli eventi previsti, compresa la Sagra della Braciola, come segno di rispetto.

Anche l’assessore alle pari opportunità, Milena Salvatore, ha voluto sottolineare la necessità di un impegno corale: «Non c’erano segnali che facessero presagire una tragedia simile. Le istituzioni devono unire le forze per contrastare la cultura patriarcale che genera questi drammi. È fondamentale saper cogliere gli allarmi per prevenire simili atrocità».

Exit mobile version