Cronaca Salerno, Salerno

Femminicidio, Anna Bilotti a Salerno: «Questa non è un’emergenza, è una guerra alle donne»

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Anna Bilotti e Vincenzo Borsa
Anna Bilotti e Vincenzo Borsa

La senatrice Anna Bilotti, a Salerno per l’evento in memoria di Anna Borsa, lancia un appello forte contro la violenza di genere e il femminicidio: «Non è un raptus, è un problema culturale e sistemico. Serve una risposta concreta, collettiva e continua».

Femminicidio, Anna Bilotti a Salerno per l’evento in memoria di Anna Borsa

«La violenza sulle donne non è un’emergenza passeggera, ma una guerra quotidiana. E come ogni conflitto, lascia dietro di sé un tragico elenco di vittime». Con queste parole la senatrice Anna Bilotti, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere, è intervenuta a Salerno nel corso della manifestazione “La vita è donna. Mariconda ricorda Anna Borsa”, dedicata alla giovane uccisa per mano dell’ex compagno.

Tra memoria e impegno civile

L’evento, svoltosi nel quartiere Mariconda, ha combinato sport, musica e testimonianze per promuovere consapevolezza e impegno sociale. Bilotti ha voluto sottolineare l’importanza di iniziative simili per riflettere su una piaga sociale che «non può essere relegata all’eccezionalità, ma riconosciuta come problema strutturale».

Ha poi rivolto un pensiero a Vincenzo Borsa, fratello di Anna, ringraziandolo per il suo impegno costante nel mantenere vivo il ricordo della sorella e per la costruzione di spazi di dialogo e memoria: «Grazie a chi come lui tiene alta l’attenzione pubblica, aiutando il Paese a non voltarsi dall’altra parte».

Il femminicidio come reato autonomo: in arrivo il voto

La senatrice ha anticipato che la prossima settimana il Parlamento sarà chiamato a votare l’introduzione del femminicidio come delitto autonomo, una proposta che Bilotti ha definito «necessaria ma non sufficiente». Serve, ha spiegato, un piano integrato che includa prevenzione, educazione, supporto alle vittime e un cambiamento nel modo in cui si parla di questi crimini. «Bisogna dire basta alla narrazione del “raptus” – ha dichiarato –. È indispensabile usare parole che riconoscano la radice culturale e sistemica della violenza di genere».

Solidarietà e testimonianze

Nel suo intervento, Bilotti ha espresso vicinanza a Veronica Casaburi, ferita nei giorni scorsi dal compagno a Cava de’ Tirreni, e ha citato la testimonianza della madre di Annalisa Rizzo, altra vittima di femminicidio, ricordando il coraggio con cui ha raccontato la propria solitudine dopo la tragedia. «Non possiamo più lasciare che il dolore e il ricordo restino silenziosi – ha concluso la senatrice –. La memoria di Anna, Annalisa e di tutte le donne che non ci sono più deve diventare forza collettiva. Perché nessuna debba mai sentirsi abbandonata».

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