Agropoli ha accolto con calore Fausto Bertinotti, ex segretario di Rifondazione Comunista, protagonista del Settembre Culturale 2025. L’ex leader politico ha presentato il suo libro “La sinistra che non c’è”, attirando un pubblico numeroso e attento. L’evento ha confermato ancora una volta il ruolo centrale della rassegna letteraria cilentana come spazio di riflessione e confronto.
Gli ospiti sul palco
Accanto a Bertinotti sono intervenuti l’ex senatrice Olimpia Vano e l’ex parlamentare Tiziana Valpiana, figura storica della sinistra, ricordata per aver dato il voto decisivo alla sfiducia del primo governo Prodi. La loro presenza ha contribuito ad arricchire il dibattito, offrendo al pubblico un momento di confronto sulla storia politica italiana.
L’analisi di Bertinotti sulla sinistra
Nel suo intervento, Bertinotti ha tracciato un quadro lucido della parabola della sinistra in Italia, dalle lotte del dopoguerra fino all’attuale crisi di rappresentanza. Secondo l’ex segretario, oggi manca una forza capace di dare risposte ai bisogni concreti della popolazione.
Il messaggio per il futuro
Nonostante il vuoto politico, Bertinotti ha espresso un cauto ottimismo: “Dal sottobosco qualcosa si muove”, ha dichiarato. Per lui, la sinistra deve tornare alle origini, farsi carico delle difficoltà dei lavoratori e degli strati più poveri della società. “Senza questa tensione ideale originaria la sinistra non conta più”, ha sottolineato.