False multe, mai emesse, stanno circolando sulle auto a Siano: il Comune fa luce sulla questione ed avverte i cittadini di non pagare i bollettini e segnalare subito alla Polizia Municipale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
False multe a Siano, l’allarme del Comune: «Non pagate quei bollettini»
Falsi avvisi di pagamento per presunte contravvenzioni stanno circolando a Siano, nel comune della Valle dell’Irno. Nei giorni scorsi diversi cittadini hanno segnalato al comando di polizia municipale la presenza di bollettini lasciati sui parabrezza delle auto in sosta o recapitati direttamente nelle cassette postali, inducendo le vittime a credere di dover saldare una multa.
Si tratta, però, di documenti del tutto falsi. Tanto da spingere l’amministrazione comunale a intervenire con una comunicazione ufficiale per mettere in guardia la popolazione. I bollettini, pur indicando un conto corrente postale riconducibile al Comune, riportano importi che non corrispondono ad alcuna violazione accertata dalla Polizia Municipale.
Sugli episodi è stata aperta un’indagine da parte dello stesso comando, con l’obiettivo di individuare i responsabili di questi tentativi di truffa. Il Comune ha invitato i cittadini a non effettuare pagamenti, a non dare seguito alle richieste contenute nei bollettini e a contattare immediatamente la Polizia Municipale qualora ne siano in possesso.
«Ogni verbale regolarmente emesso – spiegano da palazzo di città – è sempre accompagnato da documentazione ufficiale completa, con indicazione dei dati del veicolo, del luogo dell’infrazione e dell’importo corretto da versare». L’appello è alla massima attenzione, sottolineando come la collaborazione dei cittadini sia fondamentale per contrastare il fenomeno.
Le indagini
Le indagini in corso puntano a risalire agli autori dei falsi bollettini, collegati a violazioni del Codice della strada mai avvenute. Un sistema che mira a ingannare soprattutto le persone più vulnerabili, inducendole a pagare somme non dovute. Alcuni dei bollettini sono già stati sequestrati dagli agenti, che stanno effettuando verifiche sui conti correnti indicati e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per individuare chi li abbia materialmente distribuiti.
Come già accaduto in altri territori, questi falsi avvisi sono spesso realizzati con grande cura, riproducendo grafica e linguaggio tipici delle comunicazioni ufficiali. Per smascherare il raggiro, spiegano dal Comune, è importante controllare con attenzione i dati riportati, a partire dalla targa e dal modello del veicolo. In alcuni casi il tentativo di truffa può avere anche l’obiettivo di carpire dati personali e bancari, esponendo le vittime al rischio di furti di identità o prelievi indebiti dai conti correnti.








