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Falaut Campus a Polla: oltre 200 giovani musicisti uniti in un messaggio di pace per Gaza

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Falaut Campus a Polla
Falaut Campus a Polla

Al Falaut Campus di Polla, oltre 200 musicisti da tutto il mondo eseguono un brano simbolo di fratellanza tra Israele e Palestina, per lanciare un appello di pace da una città trasformata in capitale del flauto.

Falaut Campus a Polla: il messaggio di pace per Gaza

Un ponte di note per la pace si è levato da Polla, dove il Falaut Campus, giunto alla sua quattordicesima edizione, ha scelto di trasformare la musica in veicolo di dialogo e speranza. Dal 25 al 31 luglio, oltre 200 giovani artisti provenienti da Italia, Olanda, Turchia, Lettonia, Estonia, Bulgaria, Armenia, Russia, Corea e Cina animano il comune valdianese con concerti, masterclass e performance. Ma quest’anno, più che mai, il Campus diventa anche voce di una coscienza civile.

La Falaut Campus Flute Orchestra ha infatti inserito nel proprio repertorio “Baym Rebn in Palestina”, brano di tradizione klezmer rielaborato dall’Istituto Magnificat di Gerusalemme, con lo scopo di rappresentare un ideale abbraccio musicale tra le culture palestinese e israeliana. Il pezzo, originariamente cantato nei nidi d’infanzia della Città Vecchia da bambini di fedi diverse, viene ora eseguito sui palchi del Campus come simbolo di unità in un momento storico segnato da conflitti e divisioni.

Il direttore Totti: «Un canto che univa bambini oggi divisi dalla guerra»

«Baym Rebn in Palestina – racconta Paolo Totti, direttore della Falaut Campus Flute Orchestra – è una composizione basata su melodie ebraiche e arabe. La cantavano insieme bimbi israeliani e palestinesi, prima che l’odio li dividesse. Oggi quei bambini sono adulti e si trovano su fronti opposti. Ma noi vogliamo riportare alla luce quella memoria di convivenza. La musica può ancora unire ciò che la guerra ha separato». Nonostante le difficili condizioni a Gerusalemme, con blackout e scarsità d’acqua, i musicisti del Magnificat – orchestra mista di musulmani, ebrei e cristiani – continuano a suonare. «È il nostro modo per lanciare un appello al mondo», sottolinea Totti.

Lombardi: «Una settimana di bellezza che insegna a credere nella pace»

«Qui al Campus convivono ragazzi di culture diverse uniti solo dalla passione per la musica», afferma Salvatore Lombardi, fondatore della manifestazione. «Dovremmo imparare da loro: il rispetto e la bellezza nascono dalla diversità. In questa settimana, Polla diventa una città del flauto, ma anche un laboratorio di convivenza. Un miracolo possibile».

Falaut Campus: flautisti da tutto il mondo nel cuore del Vallo di Diano

Organizzato dall’AFI Falaut ETS, il Campus si conferma come punto di riferimento internazionale per la didattica e la promozione musicale. Ogni giorno, seminari e lezioni con docenti di rilievo si alternano a concerti aperti al pubblico, che vedono protagonisti nomi di primo piano come Mario Ancillotti, Aldo Baerten, Francesco Loi, Irina Stachinskaya, Carmine Luigi Amabile, e molti altri.

Tra i luoghi dei concerti: l’Auditorium Rocco Giuliano, il Convento di Sant’Antonio e le Grotte di Pertosa-Auletta, suggestiva cornice naturale che ha ospitato la prima esecuzione di “Baym Rebn in Palestina”.

Programma dei concerti

  • 28 luglio ore 12.30, Auditorium “Rocco Giuliano”: Mario Ancillotti e Carmine Luigi Amabile

  • 28 luglio ore 20.30, Convento di Sant’Antonio: Falaut Campus Flute Orchestra

  • 29 luglio ore 20.30, Auditorium: Francesco Loi e Aldo Baerten

  • 30 luglio ore 18.30, Auditorium: Gennaro Cardaropoli e Ivan Nardelli

  • 30 luglio ore 20.30, chiostro del Convento: Ylenia Cimino

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