Stefano Gambardella, imprenditore di Nocera Inferiore imputato nel processo contro il clan Fezza-De Vivo, lascia il carcere dopo un anno. Per lui scattano i domiciliari in attesa della sentenza prevista a settembre. Sarebbe accusato di estorsioni e presunti legami con la camorra. Lo riporta Il Mattino.
Estorsioni: imprenditore lascia il carcere dopo un anno
Dopo un anno trascorso in carcere, Stefano Gambardella, imprenditore 42enne di Nocera Inferiore, è stato trasferito agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato disposto dal Gup del Tribunale di Salerno, che ha valutato la possibilità di attenuare la misura cautelare, ritenendo sufficienti i domiciliari per garantire la prevenzione di nuovi reati.
Gambardella è uno degli imputati chiave nel maxi-processo contro il presunto sodalizio criminale che vede coinvolti esponenti del clan Fezza-De Vivo di Pagani e Rosario Giugliano, ex sicario della Nuova Famiglia, oggi collaboratore di giustizia. Secondo l’accusa della Procura Antimafia, l’imprenditore avrebbe favorito l’infiltrazione del clan nel tessuto economico nocerino, facilitando estorsioni a imprenditori locali.
Uno degli episodi più gravi contestati riguarda la presunta estorsione da 2.000 euro mensili al titolare di un’azienda di logistica a Pagani. Gambardella, insieme a un altro imputato, avrebbe convocato la vittima nel suo ufficio, dove poi avrebbe incontrato Giugliano tra il 2020 e il 2022. I fatti sono inseriti in un’inchiesta più ampia che coinvolge oltre 20 persone, per le quali è attesa la sentenza di primo grado a fine settembre.
Le motivazioni del giudice
Nel disporre il passaggio dal carcere ai domiciliari, il giudice ha tenuto conto di diversi fattori:
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la data dei fatti contestati,
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il comportamento collaborativo dell’indagato durante la detenzione,
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lo stato incensurato dell’imprenditore.
«Le esigenze cautelari di prevenzione speciale possono essere adeguatamente salvaguardate attraverso la misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione», si legge nelle motivazioni del provvedimento. Durante l’interrogatorio, Gambardella ha respinto ogni addebito, affermando di essere estraneo a qualsiasi attività di stampo mafioso.
Difesa e processo
L’imprenditore, attivo nel settore della lavorazione della plastica nell’area industriale di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore, è difeso dagli avvocati Gregorio Sorrento e Vincenzo Calabrese. Il processo continua presso il Tribunale di Salerno, dove sarà decisa la posizione definitiva degli imputati coinvolti in una delle inchieste più rilevanti sulla criminalità organizzata del territorio.