La provincia di Salerno continua a contare i danni provocati da un’ondata di incendi senza precedenti. In soli due mesi si sono registrati oltre 1.500 roghi, una media di quindici al giorno, che hanno distrutto ettari di boschi e sterpaglie, colpito aziende agricole e persino impianti industriali. Tra i casi più gravi quello del Caseificio Giffoniello, il cui capannone nella zona industriale di Battipaglia è stato raso al suolo dalle fiamme.
Da emergenza estiva a fragilità strutturale
La portata e la frequenza degli incendi dimostrano che non si tratta più di una semplice emergenza stagionale, ma di una fragilità strutturale del territorio. I danni non riguardano soltanto l’ambiente e il patrimonio naturale, ma anche il lavoro, la sicurezza e l’economia locale.
L’allarme della Cisl Salerno
A denunciare la gravità della situazione è la Cisl Salerno, che evidenzia l’inefficacia delle misure di prevenzione messe in campo fino ad oggi. Il sindacato richiama istituzioni, imprese e cittadini a costruire una strategia integrata che possa garantire controlli più efficaci, interventi tempestivi e una tutela reale delle comunità e delle attività produttive.