In una delle province più verdi e articolate della Campania, la sfida degli incendi boschivi si affronta con anticipo e un piano di azione condiviso.
È quanto emerso dal vertice operativo convocato in Prefettura dal prefetto Francesco Esposito, che ha riunito attorno allo stesso tavolo rappresentanti delle istituzioni locali, forze dell’ordine, Comunità montane, Protezione civile regionale, Vigili del Fuoco e gestori delle principali infrastrutture territoriali. Obiettivo: predisporre un sistema coordinato per la campagna antincendio 2025.
Emergenza incendi in provincia di Salerno, incontro in Prefettura
Il dato da cui parte la pianificazione è chiaro: la finestra temporale del rischio incendi si è estesa. La Regione Campania ha già decretato lo stato di grave pericolosità dal 15 giugno al 30 settembre, ma le recenti annate segnano un aumento di eventi anche nei mesi autunnali. A rendere più complesso il quadro è il mutamento climatico, che impone un adeguamento della macchina organizzativa e l’elevazione degli standard operativi.
Nel corso della riunione, la dirigente regionale della Protezione civile, Claudia Campobasso, ha evidenziato la necessità di incrementare la formazione di nuovi Direttori delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.), figure indispensabili nella gestione degli incendi in presenza di mezzi aerei. L’obiettivo è dotare ogni Comune di almeno un D.O.S., assicurando un’immediata capacità di intervento.
Ruolo chiave della cittadinanza attiva
Al centro del piano, anche la promozione della partecipazione civica. I cittadini saranno chiamati a diventare veri e propri “osservatori del territorio“, pronti a segnalare focolai e situazioni di pericolo, e a mantenere comportamenti prudenti. La cultura della prevenzione, più volte richiamata nel corso del vertice, diventa l’elemento cardine della strategia per contrastare l’emergenza incendi.
Ampio spazio è stato riservato alla prevenzione non strutturale. I sindaci sono stati sollecitati ad aggiornare i piani comunali di protezione civile, a curare la pulizia delle aree incolte adiacenti alle abitazioni, a rafforzare la comunicazione verso turisti e campeggiatori e a intensificare la vigilanza su insediamenti prossimi alle aree boscate. Prevista inoltre l’emanazione di specifiche ordinanze, volte a vietare attività ad alto rischio come l’abbruciamento delle stoppie, l’accensione di fuochi all’aperto e l’utilizzo di lanterne volanti o fuochi d’artificio in prossimità dei boschi. Quest’ultima pratica, spesso diffusa durante cerimonie private, è stata indicata come una delle cause più insidiose e sottovalutate.
Comunicazione e informazione diffusa
Il Prefetto Esposito ha sottolineato l’importanza di costruire una consapevolezza collettiva, fatta di buone pratiche e informazione continua. A tal fine, è prevista la diffusione capillare di messaggi attraverso i canali istituzionali, i pannelli a messaggio variabile e i siti web comunali, rivolgendosi non solo alla popolazione residente ma anche a visitatori e turisti.
“Conoscere i rischi e contribuire a prevenirli – ha dichiarato Esposito in chiusura – è il primo passo per generare un cambiamento culturale duraturo. Solo con il coinvolgimento attivo delle comunità si può garantire la tutela dell’ambiente e la sicurezza di tutti”.