All’ospedale di Eboli è stata eseguita, per la prima volta, la denervazione renale per via radiale: si tratta di un intervento unico nel Sud Italia. Svolta per i pazienti con ipertensione resistente e nuova tecnologia OneView in sala. Lo riporta Stiletv.
Eboli, prima denervazione renale per via radiale
Nuovo traguardo per la sanità del Sud: all’ospedale di Eboli è stata eseguita con successo la prima denervazione renale per via radiale nel Mezzogiorno, un trattamento innovativo rivolto ai pazienti affetti da ipertensione arteriosa resistente, ovvero quella forma di pressione alta che non risponde adeguatamente alle terapie farmacologiche. L’intervento è stato condotto dalla dottoressa Geppina Eusebio e dal dottor Emanuele De Vita, con il supporto dell’équipe dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia-Utic del Presidio Ospedaliero di Eboli, diretta dal dottor Michele Capasso.
Accesso radiale e tecnologia avanzata: meno rischi, più formazione
A rendere il procedimento ancora più significativo è stata l’adozione dell’accesso radiale, che consente di operare attraverso l’arteria del polso anziché quella femorale. Una scelta che offre vantaggi importanti: riduzione delle complicanze, tempi di recupero più brevi e maggior comfort per il paziente, che può riprendere a muoversi già poco dopo l’intervento.
Per la prima volta, inoltre, l’operazione è stata accompagnata dall’impiego del sistema OneView, un’avanzata tecnologia che consente di registrare l’intera procedura o trasmetterla in diretta, favorendo la formazione continua e la collaborazione tra specialisti anche da sedi diverse. Il sistema è in grado di integrare fino a otto dispositivi digitali (tra cui fluoroscopio, ecografo, IVUS, OCT, poligrafo) e permette la comunicazione in tempo reale tra operatori, grazie a telecamere in sala, auricolari e una postazione di lavoro dedicata.
Capasso: “Un salto di qualità per la cura e la formazione”
“L’integrazione del sistema OneView rappresenta un ulteriore passo avanti – ha commentato il dottor Michele Capasso – miglioriamo l’assistenza ai pazienti e al tempo stesso investiamo nella crescita professionale del nostro personale. Un ringraziamento sentito va a tutta l’équipe di Cardiologia dell’ospedale di Eboli per il risultato raggiunto”.
Una nuova speranza per chi soffre di ipertensione resistente
La denervazione renale agisce sui nervi che collegano i reni al sistema nervoso, contribuendo alla riduzione stabile della pressione arteriosa e abbattendo il rischio di ictus, infarto e danni agli organi. Per i pazienti che non rispondono ai farmaci, questa procedura rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la qualità della vita, riducendo il numero di medicinali da assumere e i relativi effetti collaterali. Con questo intervento, l’ospedale di Eboli si conferma tra i centri di riferimento a livello nazionale per l’innovazione clinica e tecnologica, dimostrando che anche nel Sud Italia è possibile accedere a cure d’eccellenza senza spostarsi lontano da casa.