Accordo tra Provincia di Salerno, Regione Campania, Comune di Eboli e Università “L’Orientale” per il nuovo polo universitario a Santa Cecilia: riqualificazione degli immobili, foresteria per studenti e migranti, e interventi sulla viabilità finanziati dal Masterplan. Lo riporta SalernoToday.
Eboli punta sulla formazione: accordo per il nuovo polo universitario a Santa Cecilia
Un progetto destinato a trasformare l’area di Santa Cecilia in un riferimento per la formazione avanzata e l’inclusione sociale. La Provincia di Salerno ha dato il via libera al Protocollo d’Intesa siglato con la Regione Campania, il Comune di Eboli e l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, definendo l’avvio di un intervento strategico inserito nel Masterplan dedicato al rilancio del Litorale Sud.
Il piano ruota attorno alla riqualificazione degli immobili che l’Ateneo possiede tra Santa Cecilia e via Arenosola. L’Università si impegnerà a recuperare, con risorse proprie, gli edifici storici e i terreni agricoli limitrofi. Le strutture avranno una nuova vocazione: oltre al “Centro Studi ed Esperienze Scientifiche IUOR”, verrà realizzata una foresteria progettata per accogliere sia gli studenti impegnati nelle attività estive sia i lavoratori migranti delle imprese agricole della Piana del Sele. Un luogo pensato per offrire alloggio dignitoso, contrastare il caporalato e promuovere l’integrazione tramite corsi di lingua e percorsi formativi.
Parallelamente agli interventi edilizi, Provincia e Regione sono pronte a investire sulla mobilità per rendere facilmente raggiungibile il futuro polo. Nel programma PR FESR 2021-2027 sarà infatti inserito un progetto dedicato alla nuova viabilità, volto a collegare l’area con gli assi principali del litorale. L’intervento sarà finanziato nell’ambito dei 33 milioni di euro stanziati dalla Regione per il Masterplan. Per la progettazione e l’attuazione è stato istituito un gruppo di lavoro con professionisti di Provincia, Comune, Regione, Università e con il supporto tecnico-scientifico del DIARC della Federico II. Il protocollo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2029, termine fissato per chiudere lavori e collaudi.








