Una cittadina ucraina residente a Eboli aspetta da quasi due anni il rilascio del permesso di soggiorno, nonostante la pratica sia stata conclusa nel 2023: «Dalla Prefettura di Salerno nessuna risposta». Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Eboli, attende il permesso di soggiorno dal 2023: l’odissea di una donna ucraina
Un’attesa che si protrae da quasi due anni, nonostante la conclusione della pratica risalga al settembre del 2023. È la vicenda che coinvolge una giovane cittadina ucraina, residente nel Salernitano, sposata con un italiano e madre di due figli, uno dei quali – la piccola Sofia – nata dopo il matrimonio e riconosciuta come cittadina italiana.
«La pratica è chiusa, ora deve solo attendere il permesso», le era stato comunicato dalla Prefettura di Salerno quasi un anno fa. Da allora, però, tutto si è fermato. Nessuna chiamata, nessuna comunicazione, solo risposte vaghe: «Ogni volta che mi reco in Prefettura, mi ripetono che devo solo aspettare. Ma non spiegano nulla».
Il caso della donna, non ancora trentenne, non è isolato. «Siamo in molti, tutti di origine ucraina, a vivere la stessa situazione. Senza aggiornamenti, senza certezze». Un’incertezza che si riflette sulla vita quotidiana, tra vincoli burocratici e difficoltà di integrazione. Una condizione che, a fronte di un percorso burocratico formalmente concluso, apre interrogativi sul funzionamento del sistema di rilascio dei permessi e sull’efficacia dei meccanismi di accoglienza e integrazione.