La città di Eboli si prepara a celebrare la Giornata della Gentilezza, in programma il 15 novembre, con un’iniziativa dal profondo valore simbolico: l’inaugurazione della Panchina Viola, presso il Polo Sociale del Rione Pescara. L’Amministrazione Comunale, attraverso la delibera di Giunta n. 260 del 31 ottobre 2025, ha infatti aderito ufficialmente al progetto nazionale “Costruiamo la Gentilezza – Panchina Viola”, promosso dall’APS L’Astronave a Pedali. L’obiettivo dell’iniziativa è diffondere una cultura di rispetto, empatia e condivisione, trasformando gli spazi pubblici in luoghi di incontro e dialogo.
Un simbolo per la comunità
A spiegare il significato dell’iniziativa è Matteo Balestrieri, capogruppo di Eboli 3.0 e presidente della III Commissione Consiliare:
La Panchina Viola rappresenta un impegno concreto di Eboli nel promuovere gentilezza e coesione sociale. In un periodo segnato da divisioni e incertezze, piccoli gesti possono ancora generare grandi cambiamenti.
La scelta del Polo Sociale del Rione Pescara non è casuale: lo spazio, recuperato dopo anni di abbandono, è oggi un punto di riferimento per la comunità, dove si intrecciano solidarietà, ascolto e inclusione. “È il luogo perfetto per celebrare la gentilezza perché è qui che ogni giorno si costruiscono relazioni autentiche e progetti di rinascita”, aggiunge Balestrieri.
Inaugurazione e partecipazione
Alla cerimonia inaugurale parteciperanno bambini, famiglie e associazioni locali, in un momento di festa pensato per rafforzare il senso di appartenenza e comunità. Il sindaco Mario Conte e l’assessore alle Politiche Sociali Katia Cennamo hanno espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto:
Il Polo Sociale del Rione Pescara continua a crescere e a diventare un luogo di incontro per tutti. Vogliamo che diventi una vera e propria scuola di comunità, simbolo di una Eboli più unita, solidale e accogliente.
Un messaggio che unisce
La Panchina Viola non è solo un arredo urbano, ma un messaggio di civiltà e un invito a riscoprire i valori più semplici e profondi della convivenza: gentilezza, rispetto e solidarietà. Un piccolo gesto che trasforma uno spazio pubblico in un punto di incontro tra persone, idee e generazioni.







