Terza edizione della Summer School promossa dal Dipartimento Disa-Mis dell’Università di Salerno a Cambridge per un dottorato d’eccellenza. Formazione interdisciplinare su AI, management e sicurezza globale.
Università di Salerno, dottorato d’eccellenza a Cambridge
Si è aperta a Cambridge la terza edizione della Summer School internazionale in “Data Science, Accounting & Management”, promossa dal Dipartimento di Management & Innovation Systems (DISA-MIS) dell’Università di Salerno, in collaborazione con il prestigioso dipartimento di Computer Science and Technology & Wolfson College dell’University of Cambridge.
Al centro della scuola estiva, quest’anno intitolata “Intelligenza Artificiale: Opportunità, Prospettive e Rischi”, c’è l’obiettivo di esplorare il potenziale e le sfide dell’AI nei campi della scienza, biomedicina, economia, politica e sicurezza globale, attraverso un approccio multidisciplinare e internazionale.
Un hub per la formazione di giovani ricercatori europei
«L’intelligenza artificiale oggi presenta non solo potenzialità applicative enormi, ma anche implicazioni etiche e sociali profonde», spiega il professor Roberto Tagliaferri, co-direttore della Summer School insieme a Pietro Liò (University of Cambridge). «Insegniamo non solo i modelli, ma anche le applicazioni dell’AI in settori di interesse strategico, come la sanità, la sicurezza e il management. Il nostro scopo è formare dottorandi in modo multidisciplinare, anche grazie al contributo di alcune tra le più prestigiose università europee».
I partner internazionali
Oltre a Cambridge, la Summer School coinvolge:
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Dublin City University (Irlanda)
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Università “Magna Graecia” di Catanzaro
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Università “Parthenope” di Napoli
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Public University of Navarra e Centro AI di Pamplona (Spagna)
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University of Galway (Irlanda)
Una rete internazionale costruita per favorire il confronto e la creazione di nuove sinergie scientifiche e didattiche tra studenti e docenti.
Un’occasione per “de-provincializzare” la ricerca
«La Summer School rappresenta anche una sfida culturale – aggiunge Tagliaferri –. I nostri studenti devono uscire dalla propria comfort zone per confrontarsi con realtà internazionali. Questa “de-provincializzazione” è fondamentale per formare giovani ricercatori in grado di affrontare temi complessi come l’AI con spirito critico e competenze trasversali».
Fino all’11 luglio 2025, dottorandi e docenti parteciperanno a seminari, workshop e tavole rotonde su temi come deep learning, governance dell’IA, applicazioni biomediche e rischi sociali, con particolare attenzione all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla vita delle persone e sul futuro del lavoro.
Un futuro da costruire insieme
«Essere tra i primi atenei a puntare sulla formazione avanzata in AI è motivo di orgoglio per l’Università di Salerno – conclude Tagliaferri –. Speriamo che la nostra Scuola possa crescere ancora, diventando un punto di riferimento stabile a livello internazionale».