Cronaca Salerno, Salerno

Distributore fermo sulla tangenziale di Salerno: il Tribunale respinge la richiesta di rilascio, la ditta Rosa chiede dialogo e riapertura

Distributore fermo sulla tangenziale di Salerno: il Tribunale respinge la richiesta di rilascio, la ditta Rosa chiede dialogo e riapertura
Foto di repertorio

Una prima svolta nella lunga vertenza che da mesi interessa la stazione di servizio situata lungo la tangenziale Sud di Salerno, a ridosso dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Il Tribunale di Salerno ha respinto la richiesta di rilascio dell’impianto presentata dalla società “Galdieri & Figli Spa” nei confronti della ditta “Rosa Domenico”, che da anni gestisce il distributore di carburante con i colori Ip Italiana Petroli Spa.

Distributore fermo sulla tangenziale di Salerno: respinta la richiesta di rilascio

La decisione del giudice riconosce la validità del contratto di comodato ancora in corso, rappresentando di fatto un passo importante per l’azienda salernitana, che definisce la sentenza «una vittoria significativa dopo una battaglia estenuante». A dichiararlo è Domenico Rosa, titolare della società, che auspica l’apertura di «un dialogo costruttivo nell’interesse dei lavoratori e della città».

Nonostante l’esito favorevole della causa, l’impianto resta tuttavia inattivo da mesi, con circa dieci famiglie in attesa di poter tornare al lavoro. Secondo quanto riferito dalla ditta, la proprietà non avrebbe ancora provveduto agli interventi di manutenzione sugli erogatori, rendendo impossibile la riapertura. «La nostra richiesta di intervento tecnico – spiega l’avvocato Maddalena Gaeta, legale dell’azienda – è stata presentata nel pieno rispetto delle procedure, ma finora non si è registrata alcuna volontà di adempiere agli obblighi contrattuali».

L’area di servizio, tradizionalmente aperta h24, rappresentava un punto di riferimento per automobilisti, mezzi di soccorso e forze dell’ordine, grazie alla sua posizione strategica sulla tangenziale cittadina. La sospensione delle attività ha dunque avuto ripercussioni non solo sul piano occupazionale, ma anche sulla fruibilità di un servizio considerato di pubblica utilità.

Nel corso degli anni, la ditta Rosa Domenico ha più volte segnalato condizioni economiche penalizzanti e margini di guadagno ridotti, resi ancora più gravosi dai costi di gestione di un impianto operativo giorno e notte. «Non cerchiamo uno scontro – precisa Rosa – ma vogliamo solo poter riprendere il lavoro. È necessario aprire un tavolo di confronto per definire condizioni eque e sostenibili, così da restituire alla città un presidio fondamentale».

A sostenere la posizione della ditta è intervenuta anche la Claai Salerno, che segue la vicenda fin dalle prime fasi. Il presidente provinciale Matteo Caputo ha definito la sentenza «un risultato importante sul piano della giustizia sociale e imprenditoriale», invitando le parti a un confronto immediato: «Ora servono dialogo e responsabilità per riattivare un servizio essenziale e restituire dignità ai lavoratori».

Ultime notizie