Nel Salernitano, la lotta alla dispersione scolastica registra un’inversione di tendenza significativa. Secondo quanto evidenzia Il Mattino, i dati contenuti nel dossier dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania attestano una diminuzione marcata delle inadempienze e delle assenze prolungate, segno dell’impatto concreto del cosiddetto Decreto Caivano.
La normativa, voluta dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha rafforzato il sistema di prevenzione obbligando i Comuni alla segnalazione dei casi di mancata frequenza e promuovendo un coinvolgimento più diretto delle famiglie.
Dispersione scolastica, nel Salernitano crollano i casi
La misura, introdotta per contrastare il fenomeno degli abbandoni precoci, mostra oggi risultati tangibili. Nel biennio della scuola secondaria di secondo grado, le segnalazioni di inadempienza inviate alla Procura minorile restano sotto controllo ma con monitoraggi costanti: 40 nel Comune di Salerno, 29 a Nocera Inferiore, 26 a Eboli, 13 a Scafati, 12 a Cava de’ Tirreni, 11 a Castelnuovo Cilento, 8 a Battipaglia e 5 ad Agropoli, con episodi isolati nei centri interni come Buccino, Campagna, Padula e Sala Consilina.
Per la secondaria di primo grado i numeri seguono la stessa tendenza: 11 segnalazioni a Nocera Inferiore, 8 a Salerno, 7 a Eboli, 6 a Battipaglia, 5 a Campagna e Vallo della Lucania, 4 ad Agropoli e Cava, 3 a Centola e Sassano, 2 a Padula, Fisciano, Bellizzi, Capaccio e Nocera Superiore, e casi sporadici altrove. Un quadro capillare che permette di individuare con precisione le aree più vulnerabili e intervenire tempestivamente con i servizi territoriali.
Rispetto all’anno scolastico precedente, la percentuale di studenti non ammessi per mancata validità dell’anno si è quasi dimezzata: nella secondaria di primo grado si è passati dallo 0,42% allo 0,17%, mentre nel biennio della secondaria di secondo grado il dato si attesta allo 0,25%, in calo di oltre due punti percentuali rispetto al triennio precedente. Le assenze prolungate, inoltre, scendono sotto lo 0,5% degli iscritti.
Il ministero sottolinea come questi risultati derivino da un approccio più sistemico alla prevenzione: tutor per studenti fragili, sportelli psicologici, piani personalizzati di reinserimento, borse di studio e protocolli obbligatori tra scuole e Comuni in caso di assenze superiori al 25% del monte ore. «La dispersione scolastica non è un destino ma una sfida educativa — ha ricordato il ministro Valditara — che si vince solo con la collaborazione tra scuola, famiglia e istituzioni».
Ogni segnalazione, si legge nel dossier, è considerata un atto di protezione e non di punizione, parte di un sistema di allerta precoce che mira a riportare i ragazzi in classe.
Sul fronte politico, intanto, resta aperto il contenzioso sul dimensionamento della rete scolastica. Il ministro ha annunciato che la recente sentenza del Tar Campania, favorevole alla Regione, sarà immediatamente impugnata. Il Ministero, assistito dall’Avvocatura generale dello Stato, prepara il ricorso al Consiglio di Stato, convinto della legittimità del piano e deciso a difendere la riorganizzazione del sistema scolastico, già ritenuta valida dallo stesso organo amministrativo nel 2023.








