Secondo quanto riportato da Il Mattino, la procura di Nocera Inferiore ha chiesto il rinvio a giudizio per 39 persone nell’ambito di un’inchiesta che avrebbe portato alla scoperta di un sistema organizzato per ottenere diplomi falsi, pagati tra 1500 e 2000 euro, da utilizzare per l’accesso al mondo della scuola. L’indagine, avviata inizialmente a Vallo della Lucania e poi trasferita per competenza nell’Agro nocerino, ha ricostruito decine di presunti casi di certificazioni irregolari utili a tentare l’ingresso nelle graduatorie Ata e non solo.
Diplomi a pagamento per lavorare nelle scuole: il caso
Il fulcro delle accuse è un istituto paritario di Nocera Inferiore, all’interno del quale – secondo l’impianto accusatorio – sarebbe stato possibile ottenere titoli di studio e certificati correlati versando somme di denaro. Le contestazioni comprendono corruzione, falso e truffa. Gli imputati, residenti tra le province di Salerno e Napoli, avrebbero utilizzato quei documenti per presentare domande di supplenza in diverse regioni italiane, con l’obiettivo di ottenere incarichi scolastici e relativi compensi.
Le condotte oggetto d’indagine coprono il biennio 2017-2018. Non tutti i tentativi avrebbero portato a un incarico effettivo. In alcuni casi gli inquirenti contestano truffe non consumate, come quello di una candidata che aveva dichiarato un diploma di operatore della ristorazione per l’inserimento nelle graduatorie Ata in provincia di Bologna senza essere mai stata convocata. Altri episodi avrebbero invece generato un vantaggio economico. Tra questi, quello di un 51enne di Portici che, grazie a un titolo rilasciato dalla scuola paritaria nocerina, avrebbe ottenuto una supplenza in un istituto del Veneziano, percependo compensi superiori a novemila euro.
L’inchiesta è stata sviluppata con metodi tradizionali: analisi delle domande di inserimento in graduatoria, verifica dei titoli dichiarati, riscontro di eventuali incongruenze formali come l’assenza di date nei diplomi e ricostruzione dei periodi in cui alcuni indagati hanno effettivamente lavorato nelle scuole. Con il progredire degli accertamenti sono stati delineati i ruoli specifici di ciascun coinvolto, distinguendo tra responsabili della gestione, intermediari, promotori e beneficiari diretti dei titoli contestati. Alcune posizioni sono state stralciate. Importante, secondo l’accusa, anche il contributo di una testimone informata sui fatti.
