Un messaggio politico che sa di avvio di campagna elettorale e un bilancio di governo presentato come un “miracolo”. Durante la presentazione della rassegna “Musica d’Artista”, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha parlato a tutto campo, dettando la linea per il futuro e ribadendo i risultati ottenuti negli anni alla guida della Regione.
De Luca show a Salerno: “Cirielli candidato? Sono commosso”
Provocatorio e ironico, De Luca ha risposto con un secco «Sono commosso» alla domanda dei giornalisti sulla possibile candidatura, per il centrodestra, del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Archiviata la battuta, il governatore ha spostato il focus sul suo operato, rivendicando una trasformazione radicale della Campania: «Il nuovo presidente troverà una regione completamente diversa da quella che ho trovato io. Era una palude burocratica e oggi è tra le più efficienti d’Italia».
Il governatore ha ricordato le principali criticità ereditate all’inizio del suo mandato: «La Campania era ultima nella sanità, commissariata, ultima nella griglia Lea. Aveva aziende di trasporto pubblico sommerse dai debiti, a cominciare dalla Circumvesuviana, e pagava 120mila euro al giorno di sanzioni europee per il disastro ambientale». Oggi, secondo De Luca, la Regione può contare su una macchina amministrativa più solida e trasparente. «Abbiamo compiuto una rivoluzione democratica – ha aggiunto – fondata su efficienza, sburocratizzazione e fine delle pratiche clientelari. Tutto questo, in Campania, è davvero un miracolo».
De Luca ha poi indirizzato un messaggio chiaro al centrosinistra, impegnato nella definizione del programma elettorale: «Il programma è fondamentalmente quello del governo regionale attuale. Non c’è molto altro da vendere o da spendere. Darò un’occhiata la prossima settimana, ma è evidente che non saranno tollerati ideologismi e stupidaggini».
Tra le priorità indicate dal presidente figura il completamento della rete ospedaliera, con «dieci nuovi grandi ospedali in costruzione», un progetto definito “immenso” e strategico per la sanità regionale.
Lo sguardo è rivolto anche alle sfide economiche future. De Luca ha espresso preoccupazione per la riduzione dei fondi di coesione e per la conclusione del Pnrr, sottolineando come il nodo cruciale resti quello del lavoro: «Dobbiamo essere in grado di investire fino all’ultimo euro per aprire cantieri e creare occupazione. Molto, però, dipenderà dal governo nazionale».
Con toni decisi e riferimenti al passato da sindaco, De Luca ha quindi rilanciato il suo messaggio politico, tra ironia e pragmatismo: la Campania del futuro, ha ribadito, dovrà proseguire il percorso di “rivoluzione amministrativa” iniziato con la sua gestione, «senza ideologie e senza perdere tempo in stupidaggini».