L’annuncio dei dazi da parte degli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni enormi per l’economia della Campania, con possibili conseguenze catastrofiche sull’export regionale. Le prime stime indicano una contrazione superiore all’11% delle esportazioni verso il mercato americano, mettendo a rischio oltre 3.000 posti di lavoro nel breve periodo. Le ricadute potrebbero essere gravi non solo per il commercio transatlantico, ma anche per i settori vitali che costituiscono l’ossatura economica della regione.
Settori a rischio
I settori più colpiti dalle nuove tariffe saranno l’agroalimentare, l’automotive e il farmaceutico, che insieme rappresentano oltre due terzi dell’export campano verso gli USA, per un valore che sfiora i 2,7 miliardi di euro. In particolare, l’automotive, che vale circa 1 miliardo di euro, e il settore alimentare, con eccellenze come la mozzarella di bufala, il vino, l’olio d’oliva e prodotti di nicchia, potrebbero subire danni irreparabili.
Il rischio per l’occupazione qualificata e l’innovazione
La crisi derivante da una perdita del mercato americano impatterebbe negativamente anche sui segmenti più innovativi e moderni del tessuto produttivo campano. Questi settori, che hanno attratto investimenti e creato posti di lavoro qualificati, rischiano di essere indeboliti proprio quando la Campania stava finalmente recuperando competitività a livello internazionale.
Le difficoltà nella diversificazione dell’export
La diversificazione geografica delle esportazioni è una sfida a lungo termine che richiede tempo e strategie mirate. Non è possibile sostituire in pochi mesi un mercato consolidato come quello americano, che ha radici profonde nella storia culturale e commerciale alimentata dalle migrazioni italiane. L’incapacità di trovare alternative rapide potrebbe rallentare significativamente la crescita economica della Campania.
Il ruolo della “triangolazione produttiva” e gli effetti per il Sud
Un ulteriore problema deriva dalla “triangolazione produttiva” tra il Centro-Nord e il Sud Italia, specialmente nel settore automotive. La Campania fornisce componentistica alle grandi filiere industriali del Nord che poi esportano negli Stati Uniti. Se il flusso di esportazioni del Nord viene interrotto, l’impatto sul Sud sarebbe devastante, amplificando ulteriormente gli effetti negativi della crisi.