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“Vogliamo giustizia per Serena e Michele”: il grido delle famiglie davanti al Tribunale di Nocera

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Lo striscione davanti al Tribunale

Le famiglie di Serena Salvati e Michele Ambrosino, i due cugini morti nell’incidente di Castel San Giorgio nel 2022, manifestano davanti al Tribunale di Nocera: “Rispetto e giustizia veloce per i nostri figli”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Cugini morti nell’incidente di Castel San Giorgio, le famiglie chiedono giustizia

Chiedono “rispetto, silenzio e una giustizia veloce” le famiglie di Serena Salvati e Michele Ambrosino, i due cugini di 20 e 19 anni che persero la vita nel tragico incidente stradale avvenuto il 28 ottobre 2022 a Castel San Giorgio. Nei giorni scorsi, i familiari – assistiti dall’avvocato Manuel Capuano – si sono riuniti all’esterno del Tribunale di Nocera Inferiore per un sit-in silenzioso. Dopo anni di attesa e diversi rinvii, i parenti delle vittime hanno voluto manifestare la propria richiesta di verità, sollecitando un processo rapido che possa fare piena luce sulle responsabilità di quella notte.

Durante l’ultima udienza, il Tribunale ha ascoltato la testimonianza del medico legale. All’esterno della cittadella giudiziaria, i familiari hanno espresso il proprio dolore e la speranza che la giustizia arrivi presto. Sul banco degli imputati siede un 25enne di Siano, accusato di omicidio stradale e di violazioni al Codice della Strada. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura di Nocera Inferiore, supportata da una consulenza tecnica, quella sera le due auto – una con a bordo Serena e Michele, l’altra con l’imputato – procedevano a velocità sostenuta.

In un tratto del percorso, il giovane avrebbe rallentato bruscamente per poi svoltare, causando la perdita di controllo della Volkswagen sulla quale viaggiavano i due cugini. Il veicolo, dopo aver urtato una Citroën C3, si ribaltò, schiantandosi contro un muro e un palo della pubblica illuminazione. L’impatto fu devastante: Serena morì sul colpo, mentre Michele, trasportato d’urgenza all’ospedale di Nocera, si spense il giorno successivo per le gravi ferite riportate.

L’incidente sconvolse profondamente le comunità di Castel San Giorgio e Roccapiemonte, dove i due giovani erano molto conosciuti. L’imputato e un passeggero che viaggiava con lui riportarono solo ferite lievi. Il processo è stato aggiornato a gennaio, ma i familiari chiedono che il dibattimento proceda senza ulteriori rinvii, per restituire giustizia e verità a due vite spezzate troppo presto.

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