I Comuni di Lustra Cilento e Torchiara impongono il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per usi non essenziali fino al 30 settembre: cosa prevede l’ordinanza anti-spreco. Multe per i trasgressori. Lo riporta InfoCilento.
Crisi idrica in Cilento: a Lustra e Torchiara l’ordinanza anti-spreco
Di fronte alla grave crisi idrica che sta colpendo la Campania, i Comuni di Lustra e Torchiara corrono ai ripari con ordinanze sindacali che vietano l’utilizzo improprio dell’acqua potabile. A firmare il provvedimento, nei rispettivi territori, i sindaci Luigi Guerra e Massimo Farro. Le ordinanze – in vigore dal 16 giugno e valide fino al 30 settembre 2025, salvo revoche anticipate – impongono il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua potabile proveniente da pubblico acquedotto per:
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il lavaggio di cortili, piazzali e autoveicoli privati;
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l’irrigazione di giardini, orti e prati;
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il riempimento di piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.
Sono esonerate dal divieto le attività pubbliche, i servizi di igiene urbana e le imprese autorizzate per cui l’acqua potabile risulta indispensabile. L’amministrazione comunale di Lustra invita i cittadini a limitare il consumo idrico al minimo indispensabile, chiudere sempre le fontanelle pubbliche dopo l’uso e evitare sprechi. In caso di peggioramento della situazione idrica, l’Amministrazione potrà estendere ulteriormente i divieti. Sono previste sanzioni per i trasgressori. Anche il Comune di Torchiara ha emanato un’ordinanza analoga, condividendo l’obiettivo comune di una gestione oculata delle risorse idriche in un’estate che si preannuncia difficile.