Criminalità in Italia, la provincia di Salerno è al 44esimo posto nella classifica generale pubblicata dal Sole 24 Ore. Con 31.053 denunce, Salerno ottiene un indice di 2841,7 per ogni 100.000 abitanti. La città, che lo scorso anno aveva registrato – 12%, ha adesso un indice del 3% in più se si va a considerare la variazione del primo semestre dal 2020 al 2021.
Criminalità: aumentano le denunce a Salerno
Lo studio del Sole 24 Ore – che riporta i dati provenienti dal Dipartimento di pubblica sicurezza – offre anche una panoramica della situazione per le province italiane in base al tipo di reati. In particolare, Salerno, sul fronte danneggiamenti è tra le ultime posizionandosi 97esima su 106 province con 2150 denunce registrate e 197 come incidenza ogni 100mila abitanti. Per le minacce, poi, la nostra città è 6ª, mentre è 15ª nella classifica relativa alle denunce per percosse. In merito a furti e scippi, Salerno si conferma al 31º posto con 135 denunce e si attesta 15ª nella classifica per furti di motorini. Poco meno di 2000 i furti di auto, invece, con la decima posizione.
Trentasette, inoltre, le denunce per riciclaggio collocando la città in 29° posizione. Ancora, per le rapine, Salerno è 31ª con 275 denunce e per furti in abitazione la nostra città è 80°. Non incoraggianti, i dati sugli incendi: la nostra città è all’8° posto. Infine, siamo al 18° posto per contrabbando e al 77° per stupefacenti.
La classifica generale
In generale, i dati del report segnalano un aumento complessivo delle denunce del 7,5% sul 2020, mentre sono in calo (-17%) sul 2019. Tornano ad aumentare gli scippi (+35%), i furti di auto e moto (+16%), le violenze sessuali (+18%, in media 13 denunce al giorno), le violenze urbane e risse, con ben 224 episodi di minacce e percosse ogni 24 ore. I reati sul web, poi, continuano a fare registrare un boom: 800 al giorno, mentre il numero di persone segnalate per questo tipo di delitti è aumentato del 133%.
I reati informatici incidono per il 15% sul totale dei delitti denunciati, superando ampiamente i livelli pre-pandemia sia nel caso di truffe e frodi informatiche (+28%) sia dei delitti informatici (+52%). La finalità principale è il lucro, attraverso il furto di informazioni per avere denaro, ma crescono anche gli attacchi come lo ‘zoombombing’, l’intrusione indesiderata all’interno di conferenze online. Sono invece stabili gli omicidi volontari, mentre è in calo lo spaccio di droga (-15,6%) ma aumentano i reati di produzione e traffico (+8%).
Le città “meno sicure”
Dopo Milano (159.613), tra le città a maggior incidenza di denunce si colloca Bologna, seguita da Rimini e Prato; al settimo posto Roma. Le città metropolitane si trovano tutte tra le prime 20 province della classifica. Firenze si distingue per il calo più marcato di reati nel 2020, in flessione anche nei primi sei mesi del 2021. La provincia con più denunce di violenza sessuale rispetto ai residenti resta Trieste, come lo scorso anno. Padova è quella più sotto pressione per i reati di droga. Napoli conferma il record di scippi; Imperia è in testa per le percosse, Parma per le rapine in esercizi commerciali, Ravenna per i furti in abitazione.