Cronaca Salerno, Salerno

Costiera Amalfitana, ad agosto meno caos e flussi turistici in calo: il settore riflette sulla stagionalità

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Nessun “sold out” e niente caos stradale lungo la statale 163 Amalfitana, almeno per il momento. La Costiera Amalfitana si presenta in una veste più vivibile in questo inizio di agosto, rispetto alle immagini di traffico congestionato e strade bloccate che negli anni passati hanno fatto il giro del mondo, contribuendo a minare la reputazione internazionale di una delle mete più iconiche del turismo italiano. Un contesto che, salvo imprevisti, si traduce in una stagione estiva meno affollata rispetto alle precedenti come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Costiera Amalfitana, ad agosto meno caos e flussi turistici in calo

A confermare l’andamento è Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, che spiega: «Negli orari di punta si registrano alcuni rallentamenti, ma nulla di paragonabile agli scenari critici degli scorsi anni». Quanto all’andamento delle prenotazioni, Ferraioli ammette una situazione non particolarmente brillante per agosto. Dopo un maggio e giugno molto positivi e in attesa di un settembre e ottobre con buone prospettive, il mese di agosto evidenzia un calo definito fisiologico, in parte atteso.

Tra i fattori individuati, un ruolo lo avrebbe giocato la comunicazione degli ultimi anni. «La percezione di una Costiera sovraffollata e congestionata ha disincentivato alcuni mercati», osserva Ferraioli, sottolineando come il continuo racconto mediatico di disagi e caos abbia influito negativamente sull’appeal della destinazione nei mesi centrali dell’estate. A contribuire a questa narrazione, anche recensioni poco lusinghiere veicolate da influencer e content creator attraverso i social, che hanno ridimensionato l’immagine della “Divina” nel panorama del turismo internazionale.

Un esempio emblematico è quello del Washington Post, che nell’estate 2024 aveva definito la Costiera «un parco a tema per i turisti», contribuendo a rafforzare all’estero l’idea di una meta ormai sovraccarica. Una valutazione che si inserisce in una più ampia riflessione sul turismo in Italia, spesso oggetto di analisi critiche da parte della stampa internazionale.

L’incertezza economica

Altri elementi, di natura economica e geopolitica, stanno incidendo sull’andamento della stagione. «Registriamo un calo contenuto, attorno al 2%, dei flussi provenienti dagli Stati Uniti – aggiunge Ferraioli – un dato che potrebbe essere legato alle incertezze commerciali e diplomatiche, comprese le recenti tensioni sui dazi tra USA, Europa e altri paesi». La flessione, seppur non drammatica, genera comunque preoccupazioni in un settore che resta fortemente dipendente dalla domanda internazionale.

Nessun allarme, dunque, ma piuttosto l’esigenza di avviare una riflessione condivisa sul futuro della destinazione. «Non si tratta di rivedere l’offerta turistica nei singoli mesi – conclude Ferraioli – ma di cogliere l’occasione per costruire una proposta coordinata, capace di risolvere criticità strutturali e rilanciare la Costiera come meta di eccellenza in ogni periodo dell’anno».

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