Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, la Corte dei Conti conferma la prescrizione sul danno erariale sui lavori di Piazza della Libertà

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Piazza della Libertà
Piazza della Libertà

La Seconda Sezione della Corte dei Conti sancisce la prescrizione dell’azione erariale sui lavori di Piazza della Libertà e del parcheggio interrato a Salerno. L’intervento della Procura generale campana è ritenuto tardivo. Lo riporta La Città.

Piazza della Libertà, la Corte dei Conti conferma la prescrizione

La Seconda Sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei Conti ha decretato la prescrizione dell’azione erariale relativa alla realizzazione di Piazza della Libertà e del parcheggio interrato sottostante, ponendo così fine all’ultimo procedimento giudiziario collegato all’opera. La decisione ha respinto l’intervento della Procura generale campana, ritenendolo fuori tempo massimo.

Il nodo della prescrizione

Il fulcro della sentenza riguarda l’inizio del termine prescrizionale nei casi in cui si ipotizzino illeciti penali: la prescrizione non decorre dal decreto di rinvio a giudizio, ma dalla richiesta di rinvio stessa. Nel caso in esame, tale richiesta risale al 21 aprile 2016, data dalla quale la Procura contabile avrebbe potuto agire, essendo già in possesso di tutti gli elementi necessari. “La richiesta di rinvio contiene tutte le informazioni essenziali, pertanto il decreto non può far slittare il termine della prescrizione”, sottolineano i giudici.

Le contestazioni e le somme coinvolte

Il procedimento si basava su quattro appalti inerenti ai lavori del parcheggio, della piazza, della deviazione del torrente Fusandola e delle opere di urbanizzazione correlate. Le presunte irregolarità contrattuali e nella direzione dei lavori avrebbero causato un danno economico stimato in oltre 4,3 milioni di euro a carico del Comune di Salerno. Tra gli indagati figuravano il direttore dei lavori, il responsabile unico del procedimento e il direttore dell’esecuzione del contratto.

Dolo e trasparenza degli atti pubblici

La difesa aveva sostenuto l’assenza di dolo occulto, in quanto le decisioni erano formalizzate tramite atti pubblici quali delibere e determine. Tuttavia, la Corte ha rigettato questa tesi, evidenziando come il dolo possa sussistere anche in presenza di documenti pubblici se per individuare il danno è necessaria un’indagine complessa.

Un precedente giurisprudenziale significativo

Il verdetto chiarisce inoltre che la prescrizione decorre dal momento in cui il danno erariale viene sostanzialmente rivelato, non dalla semplice conoscenza dei fatti. Nel caso di Salerno, la consulenza tecnica allegata alla richiesta di rinvio a giudizio era ritenuta sufficientemente dettagliata per consentire l’azione, giustificando così la decisione sulla prescrizione.

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