Site icon Occhio di Salerno

Affitti turistici nel mirino: 68 strutture irregolari scoperte dalla Guardia di Finanza a Salerno

controlli locazioni turistiche strutture abusive costiera amalfitana cilento

Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Salerno intensifica i controlli sulle locazioni turistiche: scoperte 68 strutture irregolari tra Costiera Amalfitana e Cilento, evasione fiscale per oltre 100.000 euro.

Controlli alle locazioni turistiche: scoperte 68 strutture irregolari

Con l’estate alle spalle, la Guardia di Finanza di Salerno ha intensificato i controlli sul settore delle locazioni turistiche, dando seguito alle indicazioni emerse nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato in Prefettura. L’obiettivo: contrastare l’illegalità economico-finanziaria che spesso si concentra proprio nei mesi di maggior afflusso di visitatori.

La stagione vacanziera, infatti, porta con sé un incremento di irregolarità nel comparto della ricettività, con conseguenze negative per gli operatori in regola. Per questo motivo le Fiamme Gialle hanno rafforzato la loro azione contro l’abusivismo e le frodi ai danni dei turisti, attratti dalle bellezze naturali e culturali del territorio salernitano.

I controlli

I controlli hanno riguardato in particolare le zone a forte richiamo turistico, come la Costiera Amalfitana e il Cilento. Le verifiche, basate anche sull’incrocio di dati provenienti da portali di prenotazione online, social network e banche dati fiscali, hanno portato alla luce 68 strutture irregolari, mentre altre 49 sono tuttora sotto esame.

Parallelamente, sono stati accertati casi di evasione fiscale per oltre 100.000 euro: operatori completamente sconosciuti al fisco, che non dichiaravano i proventi percepiti né versavano l’Iva, operando senza autorizzazioni sanitarie e di sicurezza, né rispettando i tributi locali.

Nel corso dell’attività sono emerse anche 34 violazioni legate al Codice Identificativo Nazionale (CIN), introdotto quest’anno dal Ministero del Turismo per censire le strutture ricettive. Le irregolarità hanno riguardato anche la presenza di lavoratori in nero, l’omesso pagamento del canone RAI e dei diritti SIAE. In diversi casi, infine, non è stata rispettata l’obbligazione prevista dal TULPS di comunicare gli ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza, né sono state versate la tassa di soggiorno e le imposte nazionali.

Exit mobile version