Come riporta Il Mattino, la società C. Galdieri & Figli Spa interviene per chiarire la situazione legata al distributore di carburante situato lungo la tangenziale Sud di Salerno, dopo le recenti dichiarazioni rilasciate dal titolare della ditta “Rosa Domenico”. L’azienda proprietaria dell’area precisa che è in corso una procedura di sfratto per finita locazione nei confronti della ditta Rosa, avviata a seguito della risoluzione del contratto di comodato avvenuta lo scorso 24 maggio, con disdetta formalizzata il 27 maggio 2024.
Contesa sul distributore della tangenziale Sud
Secondo quanto spiegato dalla Galdieri, la vicenda è attualmente al vaglio del tribunale di Salerno, con un’udienza fissata per il 17 novembre, e riguarda un procedimento per la risoluzione contrattuale del rapporto di comodato. La società sottolinea che la controversia è nata a causa di un rilevante debito accumulato dal gestore, stimato in 433mila euro, somma corrispondente agli incassi provenienti dalla vendita di metano che, secondo Galdieri, sarebbero stati trattenuti indebitamente dalla ditta Rosa invece di essere versati al proprietario, come previsto dagli accordi.
La Spa precisa inoltre che il tribunale ha riconosciuto l’esistenza del credito e ne ha dichiarato la provvisoria esigibilità, smentendo al contempo la versione secondo cui la ditta Rosa avrebbe ottenuto una vittoria giudiziaria. «La decisione del giudice – spiegano da Galdieri – ha riguardato esclusivamente aspetti procedurali e non il merito della causa. Non è stato deciso nulla sul diritto del gestore a restare nell’area, ma solo indicata la forma con cui dovrà proseguire l’azione legale. Nulla impedisce quindi di riproporre il procedimento».
L’azienda salernitana fa sapere che l’iniziativa per il rilascio dell’area da parte del gestore “senza più titolo” è già stata avviata e che l’impianto risulta chiuso al pubblico, come constatato dalla polizia municipale. «L’intenzione della ditta Rosa di continuare l’attività di distribuzione è solo un’illusione – aggiunge la società – perché l’area è detenuta senza autorizzazione e non è più rifornita dal fornitore principale».
Galdieri ribadisce di aver tentato, prima dell’avvio delle azioni legali, un accordo transattivo per salvaguardare i livelli occupazionali, ma la proposta sarebbe stata rifiutata dalla controparte. «È quindi infondata e lesiva – si legge nella nota – l’accusa secondo cui la responsabilità della situazione dei lavoratori ricadrebbe sul proprietario. La nostra azienda, che impiega centinaia di persone in tutta Italia, non ha mai disposto licenziamenti per motivi aziendali. La tutela dei dipendenti resta un principio irrinunciabile».
Infine, la società cita anche un riscontro della Regione Campania, secondo cui l’impianto non rientrerebbe tra i servizi pubblici essenziali, come quelli di natura autostradale, escludendo quindi qualsiasi obbligo di continuità del servizio.







