Sette consiglieri comunali di Capaccio Paestum disertano il Consiglio comunale denunciando stallo e trasformismo politico. Il sindaco Paolino respinge le accuse e difende il suo operato. Lo riporta Stiletv.
Capaccio Paestum, sette consiglieri dissidenti disertano il Consiglio comunale
Continua a farsi teso il clima politico a Capaccio Paestum, dove sette consiglieri comunali dissidenti hanno deciso di non partecipare all’ultima seduta del Consiglio, motivando l’assenza tramite un documento ufficiale letto da Antonio Agresti. Tra i firmatari figurano Angelo Quaglia, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati ed Eustachio Voza.
Nel documento, i consiglieri chiariscono che la loro assenza non è frutto di negligenza, ma un atto politico mirato a denunciare stallo e ambiguità nell’operato dell’amministrazione. Al centro delle critiche, il mancato avvio di un tavolo di concertazione annunciato dal sindaco nell’ultimo Consiglio. I dissidenti accusano inoltre un trasformismo politico: quella che prima era opposizione, secondo loro, si propone ora come nuova maggioranza senza passare dal voto dei cittadini. “Oggi i cittadini di Capaccio Paestum sono disorientati, non sanno chi governa e chi decide”, si legge nel comunicato.
Dal canto suo, il sindaco Gaetano Paolino respinge le accuse, difendendo la correttezza del suo operato. “Ho ribadito la mia disponibilità a un confronto istituzionale, e nelle settimane successive otto consiglieri sono venuti spontaneamente a parlarmi per condividere priorità e obiettivi, senza avanzare richieste personali”, ha dichiarato Paolino. Il primo cittadino ha inoltre definito grave e irresponsabile l’abbandono dell’aula, sottolineando il dovere di difendere i valori dello Statuto comunale e delle istituzioni. Lo scontro politico rimane aperto, evidenziando una fase di forte instabilità all’interno del Consiglio comunale, mentre la città osserva con attenzione l’evolversi degli equilibri politici.








