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Concussione, la Procura chiede il carcere per il sindaco Fortunato. Ricorso in Cassazione contro la misura

Arrestato il sindaco di Santa Marina: le accuse nei confronti di Giovanni Fortunato

Giovanni Fortunato

Prosegue l’iter giudiziario a carico del sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, indagato nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e concussione. Dopo l’attuale misura degli arresti domiciliari, già disposta nei suoi confronti, la Procura della Repubblica di Lagonegro ha reiterato la richiesta di custodia cautelare in carcere, in riferimento al capo di imputazione per concussione. La nuova richiesta, pendente, è ora al vaglio della Corte di Cassazione, presso la quale i legali del primo cittadino hanno depositato ricorso nei giorni scorsi come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Concussione, la Procura chiede il carcere per il sindaco Fortunato

La vicenda ha avuto una prima svolta nel gennaio scorso, quando il giudice per le indagini preliminari (Gip) rigettò la richiesta di custodia in carcere avanzata dalla Procura, ritenendo non sussistenti le condizioni per l’aggravamento della misura. La decisione fu commentata dallo stesso Fortunato in un post pubblico, pubblicato a febbraio, nel quale esprimeva apprezzamento per la valutazione del Gip e contestava apertamente l’impostazione dell’accusa. «Insieme alla mia famiglia – scriveva – siamo stati sottoposti a ogni forma di controllo: telefonico, ambientale, patrimoniale e dattiloscopico. Invece il Gip ha dichiarato inattendibili testimoni che la Procura aveva accreditato come oracoli di Delfi. Per fortuna che a Lagonegro c’è un giudice».

Tuttavia, la Procura ha impugnato la decisione e la Corte d’Appello ha accolto la richiesta, ordinando la custodia in carcere. La difesa del sindaco ha quindi presentato ricorso in Cassazione, ritenendo eccessiva la misura disposta e sostenendo che le esigenze cautelari possano essere eventualmente soddisfatte con i domiciliari, anziché con il carcere.

Il giudizio della Suprema Corte rappresenterà l’ultimo passaggio per stabilire quale misura sarà effettivamente applicata a Fortunato. Gli avvocati del primo cittadino si sono detti fiduciosi sull’esito del ricorso e confidano in una decisione favorevole che possa rivedere o alleggerire la misura cautelare al momento sospesa.

 

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