Il rinvio del maxi-concorso per 1.274 operatori socio-sanitari in Campania continua a sollevare polemiche e preoccupazioni tra candidati e forze politiche. Dopo le dichiarazioni del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha motivato la sospensione con la necessità di garantire la massima trasparenza a fronte di presunte irregolarità e voci di compravendita di posti, arriva la presa di posizione del responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc, Mario Polichetti.
Concorso Oss in Campania, Polichetti attacca
«Non basta promettere procedure più trasparenti – ha dichiarato Polichetti –. Per fugare ogni dubbio e restituire fiducia ai candidati, è necessario affidare le procedure concorsuali a un’altra azienda, così da azzerare ogni sospetto di alterazioni o pressioni indebite».
Secondo il dirigente centrista, il rinvio delle prove a pochi giorni dal loro avvio ha alimentato un clima di sfiducia che rischia di incidere non solo sui partecipanti, ma anche sull’immagine delle istituzioni. «Parliamo di oltre 25mila persone che hanno investito mesi di studio e sacrifici – ha aggiunto –. Non si può giocare sulla pelle di chi cerca un lavoro dignitoso. Serve un segnale forte di discontinuità: il concorso deve andare avanti, ma in condizioni di assoluta imparzialità e sicurezza».
Polichetti ha infine ribadito la disponibilità dell’Udc a sostenere iniziative volte a garantire correttezza e trasparenza, sottolineando che il coinvolgimento delle forze dell’ordine rappresenta un passo importante ma non sufficiente. «Bisogna cambiare la gestione alla radice – ha concluso –. Solo così si potrà restituire serenità e credibilità a un percorso che deve premiare il merito e non logiche clientelari».