I dati Legambiente sui Comuni ‘ricicloni’ accendono il dibattito nell’Agro nocerino sarnese: scontri politici a Nocera Inferiore e numeri della raccolta differenziata critici a Pagani. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Comuni “ricicloni” nell’Agro, dati al centro delle polemiche tra numeri e repliche
I dati diffusi da Legambiente sulle città considerate virtuose nella raccolta differenziata hanno acceso il dibattito in diversi Comuni dell’Agro nocerino sarnese. Le percentuali di differenziata, utilizzate per assegnare il titolo di “ricicloni”, hanno infatti sollevato contestazioni e acceso confronti politici, in particolare a Nocera Inferiore.
Nel capoluogo dell’Agro è intervenuto il segretario cittadino di Azione, Gennaro Della Mura, che ha messo in discussione le percentuali comunicate dall’amministrazione, secondo le quali negli ultimi tre anni sarebbe stato raggiunto il 63% di raccolta differenziata. «Si tratta di numeri – sostiene – che non coincidono con quelli ufficiali della Regione Campania, i quali indicano invece un calo, con una percentuale che si ferma intorno al 56,50%. Sono questi gli unici dati certificati e verificabili a livello istituzionale».
Alla critica ha risposto il sindaco Paolo De Maio, ribadendo che nell’anno in corso la soglia del 60% è stata ampiamente superata. Il primo cittadino ha chiarito che la graduatoria alla quale si fa riferimento è relativa al 2024 e che i risultati più recenti mostrano un andamento positivo, attribuendo il miglioramento all’impegno dei cittadini e a un cambio di passo nella gestione del servizio.
Il dibattito
Nel dibattito è intervenuto anche il segretario del Partito democratico ed ex assessore all’Ambiente, Francesco Scarfò, che ha parlato di un apparente equivoco. «I dati del dossier Legambiente – ha spiegato – fanno riferimento al 2024, mentre quelli comunicati dal Comune riguardano il 2025. Non c’è dunque contraddizione, ma semplicemente anni diversi con percentuali diverse».
Della Mura ha però sollevato anche il tema della Tari, denunciando un aumento significativo del tributo che avrebbe inciso su famiglie e attività economiche senza un ritorno concreto in termini di risultati ambientali. A questa accusa ha replicato il presidente della Commissione Bilancio, Massimo Petrosino, sostenendo che i numeri raccontano una realtà differente. «La Tari 2025 – ha affermato – è in diminuzione e, con ogni probabilità, il prossimo anno si registrerà un’ulteriore riduzione. Complessivamente il risparmio potrebbe superare il 7%».
Scenario opposto a Pagani, che secondo i dati risulta ultima in Campania con una percentuale di raccolta differenziata pari al 13,65%, a fronte di una media regionale superiore al 55%. «È un dato imbarazzante – ha commentato la consigliera comunale Annarosa Sessa – che certifica il fallimento delle politiche ambientali dell’amministrazione De Prisco, soprattutto se si considera che solo cinque anni fa Pagani superava il 40%».
L’avvio della raccolta differenziata dal 12 gennaio
Nel frattempo, Econova, società subentrata di recente nella gestione del servizio rifiuti, ha annunciato l’avvio della raccolta differenziata a partire dal 12 gennaio. Il sindaco Lello De Prisco ha però chiarito che «la vera sfida partirà nel 2026», spiegando che fino ad oggi sono mancati uomini e mezzi adeguati.
Clima decisamente diverso a Roccapiemonte, dove il sindaco Carmine Pagano ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, pari al 74,63%, pur sottolineando che esistono ancora margini di miglioramento.








