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Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, approvata mozione dal consiglio comunale di Salerno

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Fonte foto Facebbok (Antonia Willburger )
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Nel corso del consiglio comunale a Salerno questa mattina è stata approvata una mozione sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. A promuovere l’iniziativa, il consigliere comunale Arturo Iannelli, presidente della commissione Cultura e Ambiente.

Salerno, approvata mozione sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza

“Lo faccio – ha il consigliere comunale Arturo Iannelli, – perché sento che è un dovere, come cittadino prima ancora che come consigliere. Non riesco — e non voglio — rimanere in silenzio davanti a oltre 53.000 morti, a migliaia di bambini uccisi, a intere famiglie spazzate via sotto le bombe, a giornalisti ammazzati mentre cercavano solo di raccontare la verità. Questa iniziativa non è mia soltanto: l’ho condivisa con tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, perché credo che ci siano momenti in cui le differenze politiche devono lasciare spazio alla coscienza. E tutti, in modo diverso, hanno dato un contributo. Per questo ne sono grato”.

Come ha spiegato Iannelli, “l’ordine del giorno chiede cose precise: il cessate il fuoco immediato,l’apertura dei corridoi umanitari, il ripristino della libertà di stampa, la fine delle ostilità da ogni parte, il riconoscimento dello Stato di Palestina. E non resterà chiuso nelle mura del Comune:verrà inviato al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, alla Presidenza del Consiglio, al Ministero degli Esteri, all’Ambasciata palestinese e ad altri enti e istituzioni. È un atto istituzionale, sì. Ma io ci metto anche la mia voce personale, perché penso che da un piccolo gesto possa nascere qualcosa di più grande. Spero che a Salerno – ha aggiunto il consigliere – possa crescere una coscienza collettiva, che ci porti a costruire presìdi permanenti di attenzione e solidarietà, almeno finché questa carneficina non sarà finita. E spero che il nostro impegno possa servire da esempio, nel nostro piccolo, per altri Comuni, per altre città, per chi crede ancora che la pace si costruisca anche con la voce, anche con la testimonianza”.

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