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Comune di Salerno, il CSA lancia l’allarme: “Troppa dirigenza, pochi dipendenti: così i servizi pubblici rischiano il collasso”

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Il CSA denuncia gravi squilibri nella riorganizzazione del Comune di Salerno: troppi dirigenti, carenza di personale e rischio per servizi e fondi ai lavoratori. Chiesto un confronto urgente con l’Amministrazione.

Comune di Salerno, il CSA: “Pochi dipendenti”

Il sindacato CSA interviene con fermezza sulla recente revisione della struttura organizzativa del Comune di Salerno, esprimendo seria preoccupazione per l’aumento dei dirigenti a fronte di una carenza cronica di personale. Secondo il sindacato, la nuova macrostruttura rischia di generare squilibri che potrebbero compromettere l’efficienza della macchina amministrativa, incidendo sia sul bilancio comunale sia sulle condizioni economiche dei lavoratori.

La riorganizzazione prevede l’istituzione di nuovi uffici e l’espansione di quelli esistenti, presentati come strumenti di potenziamento dei servizi. Tuttavia, per il CSA la situazione reale è ben diversa: molti uffici soffrono da tempo la scarsità di personale e un ulteriore ampliamento, senza nuove assunzioni, potrebbe risultare insostenibile.

“Struttura sbilanciata, personale allo stremo”

Il portavoce del CSA, Davide Sapere, ha sottolineato come l’attuale distribuzione del personale sia fortemente sbilanciata. “Non si può procedere a riorganizzazioni senza tenere conto delle esigenze operative degli uffici. Un numero eccessivo di dirigenti, a fronte di risorse umane insufficienti, mette a rischio la funzionalità dell’ente”.

Ulteriore motivo di allarme è la mancanza di trasparenza: secondo il sindacato, non è stato ancora fornito un quadro chiaro della dotazione organica né della reale composizione della nuova struttura, ostacolando una valutazione oggettiva delle modifiche in atto. A farne le spese, avvertono dal CSA, potrebbe essere il fondo per il salario accessorio, già in sofferenza.

Priorità alle assunzioni

Per il sindacato, l’unico modo per rendere efficace la riorganizzazione è procedere con un piano di nuove assunzioni, in particolare nei settori più in difficoltà. “Ampliare gli uffici senza rafforzare le risorse umane significa aumentare il disagio interno e il carico lavorativo”, ha dichiarato ancora Sapere, ribadendo la necessità di tutelare i lavoratori e garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Accorpamenti funzionali e meno burocrazia

Tra le proposte avanzate, anche l’idea di accorpare uffici simili per funzioni e competenze, così da semplificare i processi, evitare doppioni e migliorare l’efficienza amministrativa. “Ottimizzare non significa solo tagliare – spiega il sindacato – ma riorganizzare con criterio, a vantaggio dell’ente e dell’utenza”.

Impatto sul bilancio e richiesta di confronto

Il CSA evidenzia infine che un’espansione delle strutture comunali non accompagnata da un piano sostenibile rischia di pesare sul bilancio dell’Amministrazione, riducendo ulteriormente le risorse disponibili per i salari accessori. “È un danno che i dipendenti non possono permettersi”, si legge nella nota. Il sindacato ha chiesto un incontro urgente con l’Amministrazione comunale per affrontare le criticità emerse e discutere possibili correttivi che garantiscano una gestione più equilibrata e sostenibile.

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