La compagnia francese Cma Cgm lascia il porto di Taranto e trasferisce le operazioni container a Salerno. Un duro colpo per lo scalo pugliese, sempre più ai margini del traffico internazionale. Lo riporta Il Mattino.
Taranto, l’ultima compagnia container attiva si sposta a Salerno
Il porto di Taranto dice addio all’ultima compagnia container attiva. La francese Cma Cgm ha ufficializzato lo spostamento delle sue operazioni dal terminal pugliese a quello di Salerno, segnando un punto di svolta per il traffico marittimo nel Sud Italia. Secondo quanto riportato dal rapporto settimanale di DynaLiners, la compagnia ha scelto di trasferire il servizio Bora Med Service (BMS) allo Salerno Container Terminal (SCT), interrompendo definitivamente gli approdi al Molo Polisettoriale di Taranto, gestito dalla San Cataldo Container Terminal.
La decisione non arriva inaspettata: il collegamento operato finora era limitato e non riusciva a soddisfare le esigenze dei mercati del Centro-Sud. Al contrario, Salerno viene ritenuto un porto strategico per le rotte internazionali della compagnia. «Salerno si è dimostrato un hub ideale per i traffici in partenza e in arrivo dalla Campania e dal Sud Italia», ha dichiarato Agostino Gallozzi, presidente del polo salernitano. Con l’arrivo del BMS, salgono a cinque le partenze settimanali da Salerno con destinazioni tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Nord Europa e numerosi scali nel Mediterraneo.
Il nuovo servizio
Il nuovo servizio prevede tappe in porti chiave come Izmit, Istanbul, Malta, Ancona, Ravenna, Trieste, Salerno, Beirut e Alexandria, con una stima di movimentazione annua tra i 30.000 e i 40.000 TEU. Per Taranto, invece, si tratta di una perdita pesante: l’abbandono da parte di Cma Cgm rappresenta l’uscita definitiva dal circuito internazionale del trasporto container via mare. Il terminal, controllato da Yilport, fatica da anni a rispettare gli impegni previsti dalla concessione e questa nuova battuta d’arresto potrebbe risultare decisiva.
Nel frattempo, si guarda altrove per rilanciare la logistica portuale. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, saranno a Gioia Tauro per valutare un possibile trasferimento del rigassificatore previsto per la bonifica dell’ex Ilva, aprendo di fatto a un’alternativa logistica nel caso Taranto si rifiutasse di accoglierlo.