Cronaca Salerno, Salerno

Coltivava 15 piante di cannabis in casa: la Cassazione conferma la condanna per un 48enne di Giffoni Valle Piana

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Foto di repertorio

Diventa definitiva la condanna per un 48enne di Giffoni Valle Piana, accusato di coltivazione di sostanze stupefacenti. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa, confermando le decisioni già assunte in primo e secondo grado. Per i giudici supremi, gli elementi raccolti — il numero delle piante, l’occultamento in più punti dell’abitazione e la presenza di un bilancino di precisione — rappresentano indizi chiari e univoci di un’attività non destinata al solo uso personale.

Coltivava 15 piante di cannabis in casa: condannato 48enne di Giffoni Valle Piana

Il caso risale a un controllo effettuato dai carabinieri nell’abitazione dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Durante il fermo, il 48enne aveva ammesso di possedere “solo due piantine” di cannabis. Tuttavia, la perquisizione domiciliare aveva restituito un quadro ben diverso. Nella camera da letto i militari avevano trovato cinque piantine distribuite in due vasi, mentre un bilancino di precisione era nascosto nel cassetto del comodino. Il controllo era poi proseguito nel sottotetto, dove erano stati scoperti altri sei vasi contenenti dieci piante di cannabis di diversa altezza.

La difesa aveva tentato di far valere la tesi della coltivazione domestica per uso personale, sostenendo che si trattasse di una produzione rudimentale, di piccole dimensioni e con un contenuto di principio attivo minimo. L’imputato, seguito dal Ser.D. per dipendenza da oppiacei, avrebbe dunque coltivato le piante per il proprio consumo, senza alcuna finalità di spaccio.

Una ricostruzione che non ha convinto i giudici. La Cassazione, nel confermare la sentenza della Corte d’Appello di Salerno, ha sottolineato che la coltivazione non poteva essere considerata di “minime dimensioni né di ridottissima produttività potenziale”. La disposizione delle piante in vari ambienti della casa e la presenza di strumenti compatibili con la pesatura delle dosi hanno portato a escludere la natura esclusivamente personale dell’attività.

Respinte anche le richieste di attenuanti generiche e di sostituzione della pena detentiva, poiché l’imputato risultava gravato da precedenti penali, tra cui uno per evasione.

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