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“Ogni nuovo inizio nasce dal passato ma guarda al futuro”, Clara Atorino originaria di Angri è la nuova dirigente del liceo Berchet di Milano

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Clara Atorino

Clara Atorino, originaria di Angri, è la nuova dirigente del liceo classico Berchet di Milano: la prima donna alla guida dello storico istituto fondato nel 1911. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Angri, Clara Atorino nuova dirigente del liceo Berchet di Milano: la prima donna alla guida dello storico istituto

«Ogni nuovo inizio nasce dal passato, ma guarda al futuro». Con queste parole, tratte da Seneca, Clara Atorino si è presentata alla comunità del liceo classico Giovanni Berchet di Milano, che da quest’anno guiderà come dirigente scolastica. Originaria di Angri, è la prima donna a ricoprire questo ruolo nello storico istituto fondato nel 1911, punto di riferimento per la formazione umanistica nel capoluogo lombardo.

Dopo il diploma al liceo scientifico Don Carlo La Mura di Angri e la laurea in cinese all’Istituto Universitario Orientale di Napoli, Atorino ha maturato esperienze nel settore privato prima di intraprendere una lunga carriera nella scuola. Dal 1994 vive a Milano, città che l’ha accolta e dove ha costruito la sua famiglia. Ora raccoglie il testimone di un liceo che ha visto tra i suoi studenti figure come don Lorenzo Milani e don Luigi Giussani.

L’impegno per la comunità scolastica

«È un onore assumere la guida di un’istituzione così prestigiosa e ricca di storia – ha dichiarato la nuova dirigente –. Il Berchet è un faro culturale per Milano e per l’intero Paese, dove si sono formate generazioni che hanno contribuito alla crescita civile, scientifica e culturale dell’Italia».

Il liceo, che custodisce una biblioteca con oltre 25mila volumi e che nel 2011 è stato riconosciuto dall’Unesco come primo liceo d’Italia per qualità dell’insegnamento, rappresenta per Atorino una sfida e una responsabilità. «Il mio obiettivo – ha spiegato – è prendermi cura della comunità scolastica a partire dagli studenti. Sarà necessario ascoltare e osservare per comprendere dinamiche e bisogni, senza rinunciare a intervenire con decisione dove serve».

Atorino ha sottolineato l’importanza di costruire un percorso condiviso, fondato sul dialogo tra studenti, famiglie, docenti e personale: «Credo in una scuola come luogo di corresponsabilità educativa, capace di coniugare tradizione e innovazione, sapere e competenze trasversali, cittadinanza digitale e benessere psicologico».

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