Un uomo di 80 anni di Santa Maria di Castellabate è rimasto gravemente ferito dopo essere stato aggredito da un cinghiale mentre si trovava nei campi con la famiglia per la raccolta delle olive. L’episodio è avvenuto nelle campagne del Cilento e ha riportato l’attenzione su un problema che da mesi preoccupa amministratori e cittadini: l’emergenza legata alla presenza incontrollata dei cinghiali come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Cinghiali, anziano aggredito nei campi a Castellabate
Secondo quanto ricostruito, l’anziano si trovava insieme ai figli quando un grosso esemplare, spuntato all’improvviso tra la vegetazione, lo ha assalito provocandogli ferite profonde e una grave emorragia. Soccorso immediatamente dai familiari, l’uomo è stato trasportato d’urgenza al presidio ospedaliero di Agropoli e successivamente trasferito all’ospedale di Vallo della Lucania, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni restano gravi ma stabili.
L’accaduto ha scosso la comunità locale e riacceso il dibattito sull’urgenza di misure straordinarie per contrastare la proliferazione dei cinghiali, che negli ultimi anni hanno invaso le aree rurali e i centri abitati del Cilento. Solo due giorni fa, diversi sindaci avevano firmato un appello congiunto per chiedere l’intervento delle forze armate a sostegno delle attività di contenimento.
Dal Consiglio comunale di Vallo della Lucania, guidato dal sindaco Antonio Sansone, è partita una richiesta formale indirizzata alla Regione Campania e all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La proposta è stata subito accolta da numerosi Comuni, tra cui Omignano, che ha approvato all’unanimità una delibera per l’adozione di un calendario venatorio straordinario con almeno 120 giornate di caccia all’anno e battute di contenimento anche fuori stagione.
Il documento, approvato dalla giunta del sindaco Raffaele Mondelli, sottolinea l’urgenza di agire contro una situazione definita «ormai insostenibile». Le campagne vengono devastate, le strade invase e la sicurezza pubblica messa a rischio dalla presenza di esemplari sempre più numerosi e aggressivi. A preoccupare, in particolare, è la diffusione di ibridi provenienti dal Nord Europa, più grandi e prolifici, capaci di generare fino a dodici cuccioli ogni sei mesi.
Tra le misure proposte figura anche la creazione di una task force venatoria intercomunale, composta da cacciatori abilitati, guardie volontarie e agricoltori con licenza di caccia, pronti a intervenire su chiamata dei sindaci. L’iniziativa prevede inoltre rimborsi spese per le operazioni di abbattimento e smaltimento, oltre alla possibilità di agire anche nelle aree protette e nei giorni di divieto venatorio, come consentito dal recente Decreto Agricoltura.
Gli atti approvati confluiranno ora al Comune di Vallo della Lucania, che fungerà da punto di raccolta e coordinamento verso gli enti superiori. «Serve un’azione congiunta e immediata – ha dichiarato il sindaco Mondelli – per difendere le nostre campagne, la sicurezza dei cittadini e l’economia agricola del territorio».
L’aggressione di Castellabate, avvenuta nel pieno della stagione olivicola, si aggiunge a una lunga serie di episodi che negli ultimi mesi hanno colpito il Cilento, trasformando un problema ambientale in una vera emergenza di sicurezza pubblica.