Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, il vincolo storico-artistico sul Cinema Teatro Garofalo di Battipaglia è stato confermato dal Tar di Salerno, che ha respinto il ricorso presentato dai proprietari delle unità immobiliari del complesso di via Mazzini. La decisione sancisce la legittimità del decreto ministeriale dello scorso gennaio, con cui il Ministero della Cultura aveva riconosciuto l’edificio come di interesse particolarmente importante.
Cine-Teatro Garofalo, il Tar conferma il vincolo storico
Il Tribunale amministrativo ha giudicato infondate tutte le contestazioni avanzate dai ricorrenti, che sostenevano l’impossibilità di applicare il vincolo a un immobile profondamente modificato nel tempo. Al contrario, secondo il Tar, il nucleo originario del cinema-teatro, realizzato tra il 1946 e il 1947 su progetto dell’architetto Gino Avena, conserva elementi architettonici e culturali sufficienti a giustificarne la tutela. Le sopraelevazioni e le trasformazioni successive, viene chiarito nella sentenza, non hanno compromesso la parte storica ritenuta meritevole di protezione.
I giudici hanno inoltre escluso che la normativa speciale sui cinema possa impedire l’apposizione di un vincolo storico-artistico intrinseco, evidenziando come il codice dei beni culturali preveda la possibilità di tale tutela quando ricorrono i presupposti previsti dalla legge.
Nel procedimento sono intervenute anche associazioni culturali e cittadini, che hanno sottolineato l’importanza di preservare il Garofalo come simbolo della memoria collettiva della città. Il Tar ha condiviso questa valutazione, riconoscendo il valore identitario dell’edificio, definito nella relazione ministeriale come una delle prime strutture destinate all’intrattenimento serale nel secondo dopoguerra.
Con questa sentenza si chiude, almeno sul piano amministrativo, una vicenda seguita con grande attenzione a Battipaglia, caratterizzata dal confronto tra interessi privati e tutela del patrimonio culturale. L’esito del giudizio conferma la possibilità di salvaguardare luoghi storici della memoria collettiva anche in contesti urbani soggetti a modifiche edilizie nel tempo.








