Cronaca Salerno, Salerno

Rifiuti Free, il Cilento è al top: Salerno prima provincia virtuosa in Campania | TUTTI I COMUNI RICICLONI 2025

cilento rifiuti free tutti comuni ricicloni 2025
Foto generica
Foto generica

Rifiuti in Campania: Salerno e il Cilento guidano i comuni “Rifiuti Free” secondo il dossier Comuni Ricicloni 2025. Numeri, confronti e analisi del modello virtuoso. Ecco quali sono i comuni cilentani. 

Rifiuti in Campania, il Cilento traina la svolta green: tutti i comuni “Rifiuti Free”

Luci e criticità segnano il panorama campano della gestione dei rifiuti, ma in questo quadro eterogeneo la provincia di Salerno continua a distinguersi per risultati solidi e costanti. A confermarlo è il dossier Comuni Ricicloni 2025, diffuso da Legambiente a Benevento durante la IX edizione dell’Ecoforum.

Nonostante l’incremento regionale della produzione di rifiuti – cresciuta dell’1,02% rispetto al 2023 e ormai oltre i 2,6 milioni di tonnellate – il territorio salernitano consolida la propria leadership ambientale, mostrando performance elevate sia nella raccolta differenziata sia nella riduzione del secco residuo.

Un primato costruito sui numeri

L’ATO di Salerno si colloca al secondo posto in Campania, con una media del 67,99% di raccolta differenziata. Un risultato che conferma l’efficienza di un sistema ormai stabile, posizionandosi subito dopo l’ATO di Benevento (73,30%) e davanti a quello di Avellino (62,21%).

Tra i capoluoghi di provincia, Salerno brilla: con il 74,16% di differenziata, è la città più virtuosa della regione e una delle migliori in Italia. Seguono Avellino (63,22%), Benevento (62,98%) e Caserta (62%), mentre Napoli, pur in miglioramento, resta ferma al 44,38%.

Il sorpasso dei “Rifiuti Free”

La vera eccellenza arriva dal numero dei comuni che raggiungono la soglia “Rifiuti Free”, ovvero quelli che superano il 65% di differenziata e producono meno di 75 kg di rifiuto indifferenziato per abitante l’anno. Su 121 realtà virtuose presenti in Campania, quasi la metà appartiene alla provincia di Salerno: il 47%, un dato che supera Benevento (39%) e distanzia Caserta (12%) e Avellino (9%). Tra i comuni premiati spiccano:

  • Felitto, primo tra i piccoli centri sotto i 5.000 abitanti;

  • Bracigliano, in vetta alla categoria tra i 5.000 e i 15.000 abitanti;

  • Baronissi, leader per i comuni oltre i 15.000 abitanti, insieme a Sant’Antonio Abate e Marcianise.

Il modello Cilento

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si conferma un laboratorio di sostenibilità. La media della differenziata raggiunge il 72,94% e 31 dei suoi 80 comuni rientrano tra i “Rifiuti Free”, il valore più alto tra le aree protette campane.

Anche il Parco dei Monti Picentini mantiene performance stabili, attestandosi al 67,34% con 18 comuni oltre il limite di legge. Più complessa, invece, la situazione del Parco del Fiume Sarno, che si ferma al 62,96% e non registra alcun comune virtuoso.

La fotografia regionale e l’appello di Legambiente

A fronte di eccellenze diffuse, il contesto campano presenta ancora nodi irrisolti. La produzione pro capite sale a 469 kg l’anno, mentre 210 comuni non raggiungono il 65% di differenziata. Tra questi, solo il 4% ricade nel salernitano, contro il 12% di Napoli e il 10% di Caserta.

«È il momento di consolidare i progressi ottenuti», osserva Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania. «L’economia circolare rappresenta un’opportunità decisiva per rilanciare politiche industriali e occupazione. Servono un Piano regionale dedicato ai comuni in ritardo e il completamento della rete impiantistica, a partire dai biodigestori anaerobici, senza i quali la differenziata rischia di rimanere incompleta».

Il futuro della Campania passa dalla capacità di chiudere il ciclo dei rifiuti, trasformando l’organico in energia e compost. Una sfida che la provincia di Salerno, il Cilento in testa, dimostra di essere pronta a cogliere.

cilentorifiuti

Ultime notizie