Secondo quanto riportato da Il Mattino, la Comunità Montana Bussento-Lambro e Mingardo è stata tra le protagoniste di Ecomondo 2025, ottenendo il riconoscimento “Green Communities” nell’ambito del premio “Comunità Forestali Sostenibili”, promosso da PEFC Italia e Legambiente. L’evento, in programma alla fiera di Rimini dal 4 al 7 novembre, rappresenta uno dei principali appuntamenti dedicati alla transizione ecologica e all’economia verde, con l’obiettivo di evidenziare progetti che investono sulla gestione responsabile del patrimonio naturale.
Cilento, gestione dei boschi modello nazionale
Il premio mira a valorizzare enti e territori che operano per mantenere in equilibrio tutela ambientale, sviluppo locale e salvaguardia della biodiversità. Sei le categorie attribuite: gestione forestale sostenibile, filiera forestale, prodotto di origine forestale, servizi ecosistemici, valorizzazione delle risorse boschive e premio speciale dedicato alle comunità che hanno saputo costruire sistemi di gestione condivisi. In quest’ultima categoria si inserisce il riconoscimento alla Comunità Montana cilentana, individuata come esempio concreto di progettazione territoriale orientata alla sostenibilità.
L’ente, che riunisce nove comuni del comprensorio meridionale della provincia di Salerno (Cuccaro Vetere, Celle di Bulgheria, Caselle in Pittari, Montano Antilia, Torre Orsaia, San Mauro la Bruca, Rofrano, Torraca e Tortorella), ha completato la più ampia certificazione forestale di gruppo del Centro-Sud Italia, secondo gli standard PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification). Il risultato riguarda 6.063 ettari di superficie boschiva gestita con criteri di sostenibilità ambientale, monitoraggio delle risorse e tracciabilità dei materiali legnosi lungo l’intera filiera.
La certificazione consente di garantire la tutela degli habitat, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la salvaguardia della vegetazione autoctona e la riduzione degli impatti derivanti dai cambiamenti climatici. Il percorso ha coinvolto tecnici, operatori forestali, amministrazioni locali e associazioni territoriali, definendo una rete stabile di collaborazione tra enti pubblici e realtà produttive. La gestione condivisa ha inoltre evidenziato come le aree interne possano generare economie legate alla bioeconomia circolare, proteggendo il patrimonio naturale e promuovendo occupazione locale qualificata.
Per PEFC Italia, la certificazione ottenuta costituisce un indicatore strategico della capacità dei territori montani di trasformare la cura dei boschi in risorsa strutturale. Legambiente ha sottolineato che la gestione forestale responsabile non equivale all’utilizzo intensivo delle superfici, ma alla loro guida in un processo di adattamento e conservazione, in un contesto ambientale segnato da innalzamento delle temperature e fenomeni meteo estremi.








