Il Cilento Festival – Pollica prosegue il suo viaggio tra arte, cultura e memoria con un appuntamento di grande intensità emotiva. Oggi, 2 novembre, alle ore 19:15, presso il Teatro Sala Keys di Pioppi, sarà la volta di Elena Arvigo, interprete raffinata e sensibile, che porterà in scena in prima nazionale lo spettacolo Appunti per il futuro. Il festival, fortemente voluto dal fondatore e direttore artistico Girolamo Marzano, conferma anche quest’anno la sua vocazione culturale profonda: essere un luogo d’incontro tra le voci del passato e quelle del presente, per riflettere sull’umanità, la memoria e la speranza.
Appunti per il futuro: la memoria come resistenza
Appunti per il futuro è un viaggio teatrale costruito su testi di autrici e autori che hanno raccontato la fragilità e la forza dell’uomo di fronte alla storia: tra questi Svetlana Aleksievich, Anna Politkovskaja, Marguerite Duras, Simone Weil e Wolf Bierman.
Arvigo dà voce a un coro di testimoni, trasformando le parole in una melodia emotiva che attraversa la guerra, il dolore e la rinascita. Non una narrazione di vincitori o vinti, ma un intreccio di sentimenti e ricordi, che diventa riflessione collettiva sul senso dell’esistenza e sull’importanza di non dimenticare.
L’appuntamento conclusivo del festival
Il Cilento Festival – Pollica chiuderà il 6 novembre alle 19:15, nell’Auditorium della Chiesa di San Nicola di Bari a Stella Cilento, con Amina, una delicata opera epistolare ideata da Mariella Marchetti in collaborazione con gli studenti del Liceo Parmenide di Vallo della Lucania.
Amina racconta, con voce di bambina, la tragedia della guerra e la speranza di essere ricordata. Un racconto poetico e struggente che conclude il festival con una forte testimonianza di umanità e memoria civile.
Un progetto culturale per il territorio
Promosso dall’Associazione Culturale Michelangelo, il Cilento Festival – Pollica si conferma un appuntamento di rilievo nel panorama culturale campano. Attraverso teatro, musica e letteratura, l’evento punta a valorizzare il Cilento come luogo di cultura viva, dove l’arte diventa linguaggio universale di partecipazione e identità.








