Eventi e cultura Salerno, Salerno

L’arte nei borghi del mito: torna il Cilentart Fest, fra performance, filosofia e paesaggi eterni

Cilentart Fest 2025
Cilent art Fest

C’è un festival che ogni estate attraversa le strade, le piazze e i silenzi dei borghi del Cilento, trasformandoli in palcoscenici vivi, aperti, attraversati da linguaggi artistici contemporanei. È il Cilentart Fest, ideato da Vittorio Stasi, art manager di origini cilentane, e giunto nel 2025 alla sua quinta edizione. Un progetto che non porta solo spettacoli, ma innesca connessioni tra paesaggio e creazione, tra memoria e visione, tra chi abita e chi attraversa. Un invito all’esperienza, più che alla semplice fruizione.

Il contesto non è mai sfondo: è protagonista. Si va “cis Alentum”, al di qua del fiume Alento, dove la storia ha sedimentato miti, racconti e reperti archeologici che superano i tremila anni. Terra cara a Omero, che a Punta Licosa ambientò il Canto delle Sirene, e a Virgilio, che in queste coste fece morire Palinuro, il nocchiero di Enea. Dove filosofi come Senofane fondarono scuole di pensiero e medicina, e dove ancora oggi l’arte cerca di mettere radici nel solco del dialogo tra passato e presente.

È su questo orizzonte che si muove il Cilentart Fest, con un’idea forte di rete territoriale, cresciuta nel tempo. Quest’anno coinvolge ben otto comuni: Capaccio Paestum, Agropoli, Trentinara, Gioi, Perito, Moio della Civitella, Omignano e San Giovanni a Piro. A sostenere il progetto, sin dalla nascita nel 2021, è stato il Teatro Pubblico Campano diretto da Alfredo Balsamo, con il contributo della Regione Campania e del Ministero della Cultura.

L’edizione 2025 si apre il 30 luglio a Perito con una trilogia di appuntamenti: Arthropoda di Sofia Nappi, The Fridas di Emanuele Aldrovandi e Dieci modi per morire felici con Lucrezia Guidone e Ivan Alovisio. Gli stessi attori condurranno il laboratorio Al di sotto del vero, in programma dal 26 al 31 luglio a Omignano, dove il 31 andranno in scena anche Valerio Aprea (Lapocalisse) e i Terzo Segreto di Satira con un Iliade Open Mic a modo loro.

Il 1 agosto è la volta di Moio della Civitella, con Gnut e il suo tour Luntano ‘a te, seguito dal coinvolgente Donne-moi la main (Happy Manif) del duo francese David Rolland ed Elise Lerat. Il 3 agosto si torna a Capaccio Paestum: alle 19:30 Emma Dante presenta Il tango delle capinere, alle 21:30 è la volta della Mansarda – Teatro dell’Orco con Baccanalia, un lavoro pensato per spazi aperti e rituali antichi.

Il festival si sposta poi a San Giovanni a Piro, dove Stefano Massini firma due spettacoli consecutivi: Alfabeto delle emozioni (5 agosto) e La ricerca della felicità (6 agosto), mentre alle prime luci dell’alba – ore 6:00 – risuonano le voci di Erica Mou (6 agosto), Casadilego (9 agosto) ed Emanuele Colandrea (10 agosto). Tre concerti all’alba che si fanno esperienza collettiva e intima.

Ad Agropoli, il 6 agosto, Roberto Zappalà e il CZD propongono Corpi liturgici, mentre il 13 agosto chiude la rassegna un doppio appuntamento: Luca Barbarossa con Racconti sonori e il collettivo Imaginarium con ORA – The limits of the planet, performance notturna che interroga il presente.

Non manca l’attenzione alla formazione, con laboratori che accompagnano il pubblico e gli artisti in percorsi di creazione e sperimentazione: oltre a Al di sotto del vero, il laboratorio Schiudere – Dal romanzo alla scena, condotto dalla compagnia VicoQuartoMazzini, si terrà a Gioi Cilento dal 7 all’11 agosto, e culminerà nello spettacolo Schiudere dell’11 agosto. Sempre a Gioi, nella frazione Cardile, due giganti della scena come Mario Perrotta (Nel blu) e il duo Enzo Avitabile & Peppe Servillo (Duet) si alterneranno il 12 agosto con due lavori che uniscono musica e parola.

Il Cilentart Fest è una rassegna che cammina, respira, ascolta i luoghi. Non replica, interpreta. E nel farlo, mostra come il teatro, la danza, la musica e la performance possano ancora essere strumenti per ritrovare il senso di appartenenza, per conoscere e riconoscere territori che parlano, e che – se attraversati con rispetto – rispondono.