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Furore, frana sulla SS163: costiera paralizzata e disagi pesanti per lavoratori e pendolari

Chiusura SS163 Amalfitana

Una nuova frana ha mandato in tilt la mobilità della Costiera Amalfitana. Un grosso masso si è staccato dal costone roccioso sovrastante il celebre Fiordo di Furore, precipitando sulla carreggiata della SS163 Amalfitana all’altezza del km 23+300. L’arteria è stata immediatamente chiusa al traffico per motivi di sicurezza, interrompendo la circolazione in uno dei tratti più frequentati e delicati della costa.

Un territorio fragile e precipitazioni che aggravano il rischio

La dinamica del cedimento non sorprende i tecnici: le abbondanti piogge delle ultime settimane hanno ulteriormente indebolito un versante già fragile, provocando il distacco del masso che ha reso inevitabile l’interdizione totale al transito.

Viabilità spezzata: collegamenti compromessi tra Amalfi, Positano e Sorrento

Con la chiusura della SS163, la costiera è di fatto divisa in due. La connessione diretta tra Amalfi, Positano e Sorrento non è più percorribile, obbligando autobus e mezzi privati a deviare verso itinerari interni come Agerola o il Valico di Chiunzi.


Le autolinee, tra cui SITA Sud, hanno rimodulato le tratte, ma i tempi di percorrenza sono esplosi: tragitti abitualmente brevi ora superano le due ore.

Pendolari allo stremo: “Situazione insostenibile”

Il disagio colpisce soprattutto chi lavora o studia fuori dal proprio comune. Secondo la Filca Cisl Salerno, operai, studenti e residenti sono costretti a partenze all’alba e rientri serali, con ripercussioni pesanti sul lavoro e sulla vita quotidiana. Il sindacato parla di una condizione ormai “insostenibile“, resa ancor più complessa dall’incertezza sui tempi di riapertura.

Una frana che evidenzia criticità strutturali della Costiera

L’episodio riaccende il dibattito sulla vulnerabilità idrogeologica della Costiera Amalfitana. Per la Filca Cisl, si tratta dell’ennesimo segnale d’allarme che impone l’avvio di un piano strutturale di messa in sicurezza e monitoraggio dei costoni. Interventi non più rinviabili, necessari a garantire la sicurezza di chi vive e lavora in questi territori.

Soluzioni temporanee insufficienti

Le deviazioni obbligate, la rimodulazione delle corse e i percorsi più lunghi rappresentano solo un tampone. Per molti pendolari significano:

Regione in campo, ma serve una strategia duratura

Il recente finanziamento regionale e l’attivazione dei collegamenti via mare da Praiano rappresentano un supporto utile, ma il quadro resta critico. La frana di Furore mette in luce la necessità di soluzioni permanenti, non interventi emergenziali:

La Costiera Amalfitana non può più vivere in perenne stato di emergenza: serve un piano che metta al centro sicurezza, sostenibilità e qualità della vita dei residenti.

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