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Chi è Carmine Alfano, il professore sospeso a Salerno: dagli audio shock all’inchiesta per stalking e concussione

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Il professore sospeso, Carmine Alfano
Il professore sospeso, Carmine Alfano

Il chirurgo Carmine Alfano, professore all’Università di Salerno, è stato sospeso per un anno. Indagato per stalking, concussione e falso ideologico dopo gli audio shock diffusi nel 2024.

Carmine Alfano sospeso dall’Università di Salerno: le accuse e gli audio shock del professore

Il nome di Carmine Alfano, docente ordinario di Chirurgia Plastica all’Università di Salerno e direttore della Scuola di Specializzazione, torna al centro delle cronache giudiziarie. Il professore è stato sospeso per un anno dall’attività accademica e professionale, su disposizione del gip di Salerno, dopo la richiesta avanzata dalla Procura che gli contesta i reati di stalking, concussione e falso ideologico.

Gli audio registrati

La figura di Alfano, da anni punto di riferimento nella comunità medica salernitana, era già finita al centro di un acceso dibattito pubblico nel 2024, quando un’inchiesta de L’Espresso rese noti alcuni audio registrati dai suoi specializzandi all’interno del reparto di Chirurgia Plastica dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Le registrazioni rivelavano insulti omofobi, battute sessiste e minacce rivolte ai giovani medici, tracciando il ritratto di un ambiente professionale definito “oppressivo e umiliante”. In una delle frasi più discusse, Alfano dichiarava: «In America vanno di moda i ricchioni. Qui esistono gli uomini e le donne, i binari non esistono». In un’altra, ancora più grave, aggiungeva: «Tutti quanti là dentro, nel forno crematorio a Cava di Tirreni e abbiamo risolto il problema».

Le parole suscitarono un’ondata di indignazione e spinsero l’associazione Liberi Specializzandi a presentare una denuncia, segnalando episodi di vessazioni, abusi di potere e minacce. I racconti degli specializzandi descrivevano un clima autoritario, fatto di punizioni arbitrarie — come l’esclusione dalle sale operatorie o la revoca delle ferie — e di riunioni quotidiane trasformate in vere e proprie “lezioni di paura”. L’Università di Salerno, guidata dal rettore Vincenzo Loia, avviò verifiche interne pur precisando che, fino a quel momento, non erano giunte segnalazioni ufficiali.

La candidatura a sindaco di Torre Annunziata

A rendere ancora più complessa la vicenda fu la concomitante candidatura di Alfano a sindaco di Torre Annunziata, circostanza che emergeva dagli stessi audio, in cui il professore chiedeva agli specializzandi di “collaborare alla campagna elettorale”. Oggi, a distanza di un anno, quelle denunce trovano un risvolto giudiziario: il giudice ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza e disposto la sospensione cautelare del professore da ogni incarico. Il caso riapre una riflessione profonda sul clima formativo nelle scuole di specializzazione italiane, dove i rapporti gerarchici tra docenti e specializzandi possono talvolta oltrepassare il limite, trasformando luoghi di crescita in contesti di tensione e sopraffazione.

Università degli Studi di Salerno

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