Dopo lo sfratto avvenuto la scorsa settimana, si intravedono segnali positivi per la riapertura del centro per l’impiego di via Terze a Scafati, punto di riferimento per sette comuni dell’Agro nocerino-sarnese: Angri, Corbara, Sant’Egidio del Monte Albino, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno e Scafati. La struttura, costretta a chiudere i battenti per questioni legate al contratto di locazione, potrebbe presto tornare operativa grazie a una soluzione condivisa tra i sindaci dei territori interessati come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Centro per l’impiego di via Terze, pronta una soluzione temporanea a Scafati
Il primo cittadino di Scafati, Aliberti, al termine dell’incontro tenutosi martedì con gli altri amministratori, ha fatto il punto sulla vicenda, spiegando che «alcuni comuni hanno chiesto di visionare l’atto che regola la compartecipazione al canone di affitto, nonostante alcuni enti risultino già in regola con i pagamenti». La proprietà dell’immobile ha infatti richiesto un adeguamento del canone a partire dal 2020, circostanza che ha complicato la situazione amministrativa. «Come Comune di Scafati – ha precisato Aliberti – siamo pronti a firmare l’atto di transizione non appena riceveremo l’autorizzazione dagli altri enti coinvolti. L’obiettivo è chiudere questa fase nel più breve tempo possibile».
Nell’attesa di una soluzione definitiva, il Comune di Scafati ha già individuato una sede alternativa per garantire la continuità del servizio. I locali messi a disposizione si trovano in via Sant’Antonio Abate, negli spazi dell’ex società di riscossione tributi Geset. Si tratta di una sistemazione provvisoria, in attesa della ristrutturazione della futura sede prevista dallo stesso Comune.
La Regione Campania, secondo quanto riferito dal sindaco, si è impegnata a finanziare i lavori di adeguamento attraverso i fondi del PNRR, con scadenza fissata al 31 dicembre 2025. «Ci auguriamo – ha aggiunto Aliberti – che gli impegni presi vengano rispettati, dopo anni di rinvii e promesse non mantenute».
Il sindaco ha inoltre ricordato che Scafati ha sempre garantito la propria parte di contribuzione, pur restando ancora creditrice di circa 100mila euro nei confronti di alcuni comuni che non hanno ancora versato la quota annuale dovuta. «Confido – ha concluso – nella collaborazione e nel senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, affinché il centro possa tornare operativo al più presto, offrendo un servizio essenziale per i cittadini dell’Agro».