Cronaca Salerno, Salerno

“Cavallo di ritorno” a Scafati, ridotta in appello la pena per un 46enne di Nocera Inferiore

Palazzo di giustizia
immagine di repertorio
Palazzo di giustizia

Ridotta da 4 anni e 1 mese a 3 anni la pena per un uomo di Nocera Inferiore accusato di aver fatto da intermediario in un “cavallo di ritorno” per una Jeep rubata tra Poggiomarino e Scafati. Lo riporta SalernoToday.

“Cavallo di ritorno” a Scafati, ridotta la pena per un 46enne

È stata rideterminata in appello la condanna a carico di un 46enne accusato di estorsione per aver fatto da mediatore in un cosiddetto “cavallo di ritorno” legato al furto di un’auto. L’uomo, originario di Nocera Inferiore, è stato condannato a 3 anni di reclusione, con una riduzione rispetto alla pena inflitta in primo grado, che ammontava a 4 anni e 1 mese.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Nocera Inferiore, l’imputato avrebbe avvicinato il proprietario di una Jeep rubata il giorno precedente, offrendosi come intermediario per la restituzione del mezzo. In cambio, avrebbe chiesto una somma in contanti pari a 2.000 euro, sostenendo di poter agire grazie a contatti nell’ambiente della criminalità.

I fatti

I fatti si sarebbero svolti tra Poggiomarino e Scafati, nel mese di ottobre di qualche anno fa. Dopo un contatto telefonico, le parti si sarebbero accordate per lo scambio: l’auto, ritrovata nel territorio della provincia di Napoli, e il denaro, consegnato all’imputato in un bar di Scafati. A seguito della denuncia sporta dalla vittima, i Carabinieri hanno avviato un’indagine che ha permesso di risalire all’identità del presunto mediatore. L’uomo, difeso dall’avvocato Riccardo Senatore, è stato riconosciuto colpevole anche in secondo grado, ma con uno sconto di pena.

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